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Alla scoperta dei contadini di Milano

Il capoluogo lombardo per tre giorni alza il sipario sulla sua vocazione agricola. In allegato il programma degli eventi

di Redazione

Tre giorni alle scoperta delle cascine di Milano. Si apre infatti oggi l’ormai consueta tre giorni di Cascine Aperte-Agricity (in allegato il programma): concerti, spettacoli, workshop, laboratori, seminari, visite guidate e orti urbani alla scoperta dell’agricoltura in città. Un programma davvero molto ricco a cura del Comitato Cascine 2015 e del consorzio Dam

 
Sono 58 le cascine di proprietà del comune di Milano e – anche se lo sanno in pochi – 14 di loro sono tuttora sedi di aziende agricole a conduzione familiare. Producono soprattutto cereali e foraggio. In alcune hanno trovato spazio progetti innovativi che coniugano la produzione agricola con nuove funzioni: commerciali (vendita diretta), educative (fattorie didattiche), turistiche (bed&breakfast), culturali (concerti, mostre, ect). Nella maggior parte dei casi, però, le attività dell’azienda negli anni si sono ridotte e non si sono rinnovate e solo una parte degli spazi e dei terreni di pertinenza a disposizione viene sfruttata. Negli anni recenti, alla vocazione agricola delle cascine milanesi se ne é aggiunta un’altra, che si è sviluppata intrecciandosi con quella originaria oppure sostituendola. Molte cascine sono state infatti recuperate e tenute in vita da soggetti del terzo settore – come per esempio il Ceas, Exodus, Nocetum, Comunità Nuova, il Consorzio SIR – e associazioni di cittadini – come il Consorzio Cantiere Cuccagna e Arci Milano – , che al loro interno hanno trovato spazi disponibili e flessibili per ospitare attività sociali e culturali di diverso tipo e servizi per i cittadini: centri di accoglienza, comunità di alloggio e cura, centri sociali, spazi per la cultura, l’arte, la musica, la didattica e il tempo libero. Queste cascine sono diventati laboratori di integrazione e cittadinanza e importanti presidi sociali del territorio.
 
L’obiettivo del Comitato Cascine 2015 è che ognuna di queste realtà possa diventare il nodo di una rete ampia e diffusa capace di favorire processi relazionali stabili, significativi e di territorio. Il tema dell’Expo 2015 – “Nutrire il pianeta, energia per la vita” verrebbe in questo modo sviluppato nel tessuto stesso della città, restituendo un patrimonio stabile per la città e per tutti i suoi cittadini. 
La tre giorni che parte oggi è un passo in questa direzione. 
 

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