Economia & Impresa sociale 

Tobin tax, dal forum un pressing su Monti

Dalle ong un appello al premier per un'adesione convinta all'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie entro fine anno

di Redazione

È in arrivo una interpellanza urgente di Andrea Sarubbi, preparata in tandem con la campagna ZeroZeroCinque, per sollecitare una presa di posizione dell'Italia nell'introduzione della Tassa sulle Transazioni Finanziarie.
La Tobin Tax, di cui si parla da anni, potrebbe avere un’accelerata dopo che i ministri delle Finanze di Germania e Francia, Wolfgang Schaeuble e Pierre Moscovici, hanno inviato una lettera alla Commissione europea chiedendo di avviare la procedura per la cooperazione rafforzata e una lettera agli altri Stati Membri, tra cui l’Italia, invitandoli ad aderirvi al più presto: in questo caso la Tobin Tax potrebbe essere approvata con il consenso di nove Stati membri e il via libera della maggioranza qualificata del Consiglio. «In questo momento è cruciale la piena e convinta adesione dell’Italia al percorso europeo per l’introduzione entro la fine dell’anno della TTF attraverso la procedura della cooperazione rafforzata», dichiara Andrea Baranes, portavoce della campagna ZeroZeroCinque.
Anche dai lavori preparatori del Forum sulla cooperazione internazionale, partito oggi a Milano, arrivano pressioni. Dal documento preparatorio del gruppo di lavoro “Come l'Italia immagina la cooperazione allo sviluppo post 2015”, i cui risultati saranno presentati oggi al premier Monti, emerge chiaramente la raccomandazione che il nostro Paese sostenga l'introduzione della Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF), impegnandosi a destinare alla cooperazione internazionale almeno il 50% del gettito raccolto.

«Chiediamo al Premier Monti e al Ministro Grilli di sostenere attivamente questo processo, affinché l'Italia possa ricoprire un ruolo da protagonista, per una causa che è ampiamente sostenuta dall’opinione pubblica italiana ed europea», continua Baranes. «Oggi il 70% delle operazioni sulla borsa di New York sono High Frequency Trading, transazioni eseguite nell'arco di secondi o di millesimi di secondo da computer, senza nessun intervento umano. In Europa tali operazioni sarebbero "solo" il 40% del totale. Transazioni che non hanno nessun legame con l'economia reale, ma che esasperano la volatilità e l'instabilità sui mercati, distruggendo vite a livello globale, con effetti ancora più drammatici nei Paesi più poveri e più vulnerabili. La TTF renderebbe molto meno convenienti, se non impossibili, tali transazioni e genererebbe un gettito che in parte chiediamo di destinare ad iniziative di cooperazione con i Paesi del Sud del mondo e a programmi per il contrasto ai cambiamenti climatici».

 


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