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Politica & Istituzioni

Mario Mauro: Berlusconi uccide il Pdl

Il presidente dei deputati del Pdl al Parlamento europeo spinge per un rinnovamento della leadership

di Redazione

«Io ho un identikit. Serve un candidato capace di dire cose credibili sull’Europa e sul recupero di competitività del nostro Paese. Ma non sfuggo alla sua domanda, anzi provo a essere ancora più netto: guardiamoci dentro perché se non riusciamo a trovare un candidato così allora sarà meglio chiudere bottega, meglio archiviare definitivamente il Pdl». Così Mario Mauro, presidente dei deputati del Pdl al Parlamento europeo, risponde a chi gli chiede se abbia un nome per la successione a Silvio Berlusconi.

Lo stesso Mauro infatti è convinto che «il Pdl per continuare a esistere ha un disperato bisogno di un nuovo leader, deve scegliere un nuovo candidato. Deve farlo ora e deve farlo mettendocela tutta. Tra pochi mesi si vota e se vogliamo che il progetto con cui ci si presenterà agli elettori sia affascinante abbiamo bisogno di qualcuno che non abbia esaurito la sua carica, che non abbia terminato la sua parabola».
Quella di Berlusconi dunque è una stagione chiusa.

Per il senatore europeo si, «Berlusconi ha avuto grandissimi meriti. È stato un’eccezionale federatore, ha introdotto in Italia la democrazia dell’alternanza. Ma quelle parole su Germania ed euro sono state sbagliate: questa non è una partita di calcio e mi viene difficile immaginare quarant’anni dopo un nuovo 4 a 3. La verità è un’altra: inasprire le tensioni con Berlino vuol dire mettere a rischio l’intero progetto europeo. Questo sarebbe un errore imperdonabile».
Come dire, bisgona voltare pagina.


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