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In arrivo il decreto per i pagamenti pubblici

Lo ha annunciato il ministro Corrado Passera ospite del Consorzio di Claudia Fiaschi. Intanto il numero uno di Confcooperative Luigi Marino attacca le imprese sociali: uno strumento che sino ad oggi non ha avuto nessuna adesione se non da imprese in zone camorristiche

di Giuseppe Frangi

 

MANTOVA –  Un lunghissimo applauso ha chiuso la lunga relazione che un'emozionata Claudia Fiaschi ha letto in apertura di un'affollatissima Convention di Cgm. La presidente del grande consorzio di cooperative ha puntato tutto sul valore economico dei legami. Accompagnare la nostra società a uscire dal modello distruttivo del cittadino a senso unico, cioè consumatore. Generare occupazione vera, cioè utile. Aprire una nuova stagione della formazione nel mondo cooperativo per aggiornare le figure professionali. 
 
Questi alcuni dei punti salienti della relazione di Claudia Fiaschi, che pure ha dato i numeri di Cgm nel 2011: 1.315.654.128 il valore della produzione, con più 12,8% in tre anni, 44.200 cooperatori, 66,9 milioni di capitale aggregato nel 2011 per sviluppare imprese. Fiaschi ha anche puntato l'attenzione sugli ibridi, quelle nuove forme che nascono da alleanze tra diversi soggetti del territorio sperimentando nuovi modelli multistakeholder, in cui le cooperative sociali sono parte o traino. Sono attualmente 65 quelle censite, aperte anche modelli profit low profit.
 
Dopo Claudia Fiaschi ha preso la parola Corrado Passera, che ha ricordato la sua lunga storia di amicizia con Cgm. Passera, reduce dal lungo cdm chiusosi alle 2 di notte ha fatto un discorso che ha sottolineato i valori su cui puntare e che trovano in Cgm un soggetto importante per il futuro. Una sola sottolineatura concreta è stata quella relativa al tema dei pagamenti pubblici: entro i, 15 novembre dovrà essere emesso il decreto che allinea l'Italia alle direttive europee. "Non una soluzione per il passato, ma almeno una garanzia per futuro",  ha detto Passera. Il ministro ha poi posto l'accento sulla necessità di puntare su strumenti nuovi, sottolineando le potenzialità che il crowfunding sta dimostrando.
 
Infine ha preso la parola Luigi Marino, presidente di Confcooperative, che ha sferrato un duro attacco alla legge sulle imprese sociali, pensata, ha detto, per fare concorrenza alle cooperative. Uno strumento che sino ad oggi non ha avuto nessuna adesione se non da imprese in zone camorristiche. Marino ha poi si pubblici alcuni dati imporanti: nel 2011 tutte le cooperative italiane hanno aumentato il fatturato del 7% in particolare per merito delle medie e grandi cooperativa. La produttività nelle medio-grandi è aumentata dello 0,4 %, mentre è dimuinita nelle piccole.

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