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Politica & Istituzioni

Un Manifesto per la terza repubblica

72 fra politici e rappresentanti della società civile si ritroveranno a Roma il 17 novembre per lanciare le basi di una nuova proposta. In allegato il documento "fondativo" e l'elenco dei firmatari

di Redazione

Dal presidente di Mcl Carlo Costalli a quello di Telethon Luca di Montezemolo, dal numero uno delle Acli e portavoce del Forum del Terzo Settore Andrea Olivero al ministro e fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi. Fra politi ed esponento della società civile sono 72 i firmatari del Manifesto "Verso la Terza Repubblica", presentato oggi.
 
 "Culture diverse, ma non antitetiche e storicamente abituate a cooperare, provano oggi a gettare le basi per un nuovo progetto volto a creare partecipazione e nuovo impegno civico. Non sappiamo quale sarà l'esito, ma sentiamo forte il dovere di essere protagonisti, come lo siamo stati in tutte le fasi cruciali della storia del Paese", ha dichiarata Olivero.
 
 L'incipit del docimento (la cui versione integrale trovate in allegato) è un omaggio al goveno in carica: «Per uscire dalla crisi italiana è urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale, legittimate dal voto di milioni di italiane e di italiani, in continuità con quanto di meglio ha realizzato il governo guidato da Mario Monti che ha avuto il merito di rasserenare il clima di intollerabile antagonismo della politica italiana e di restituire prestigio e credibilità all’Italia». Più avanti il richiamo a un impegno condiviso: «In questo momento di crisi dobbiamo stringerci attorno alla nostra casa comune. È indispensabile abbandonare definitivamente l’idea e la pratica di uno Stato pervasivo ma inefficiente. Dobbiamo concentrare tutte le risorse pubbliche sui cardini che costituiscono la missione fondamentale dello Stato e delle sue articolazioni. Occorre restituire dignità al lavoro sia come servizio pubblico che come intrapresa privata, tornare a considerare i cittadini singoli e associati e le famiglie come protagonisti e responsabili del bene comune e tutelare i più deboli».

Per questo i firmatari si sentono di rivolgere «un appello alle realtà associative, ai movimenti civici e alle personalità della società civile affinché partecipino insieme a noi ad una giornata di riflessione pubblica sulla ricostruzione civile dell'Italia». L'appuntamento è fissato per sabato 17 novembre a Roma.
 


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