Economia & Impresa sociale 

Ubi Banca presenta il Social Bond

Per la prima volta in Italia a fronte della sottoscrizione del prestito obbligazionario verrà costituito uno specifico plafond destinato all’erogazione di finanziamenti a favore degli associati al sistema CGM

di Redazione

UBI Banca annuncia l’emissione del prestito obbligazionario per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, di cui richiederà l’ammissione alla quotazione al MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni), “UBI Comunità per l’imprenditoria sociale del sistema CGM” (cd Social Bond). Le Obbligazioni UBI Comunità per l’imprenditoria sociale del sistema CGMConsorzio Nazionale della Cooperazione Sociale Gino Mattarelli – sostengono lo sviluppo dell’imprenditoria sociale e la realizzazione di progetti che creano valore per i territori e le comunità di riferimento.
In particolare, per la prima volta in Italia, a fronte della sottoscrizione delle Obbligazioni verrà messo a disposizione uno specifico plafond, pari all’importo complessivamente sottoscritto, destinato all’erogazione di finanziamenti a medio-lungo termine a favore di consorzi, imprese e cooperative sociali associate al sistema CGM e finalizzati a supportare la realizzazione di investimenti collegati a iniziative e progetti di pubblica utilità e di interesse sociale nonché a far fronte ad esigenze di circolante e di equilibrio finanziario delle imprese sociali stesse.
Le Obbligazioni, emesse da UBI Banca, hanno taglio minimo di sottoscrizione pari a 1.000 euro, durata quattro anni, cedola trimestrale , un tasso variabile pari al tasso euribor tre mesi aumentato del 3%, con prima cedola pari al 4% annuo lordo; possono essere sottoscritte dall’11 ottobre 2012 al 30 novembre 2012, salvo chiusura anticipata o estensione del periodo di offerta.

«Siamo particolarmente soddisfatti di poter presentare questa iniziativa innovativa, che allinea l’Italia ai paesi più evoluti sui temi della finanza per il non profit e che testimonia la costante attenzione del nostro Gruppo a sostegno di iniziative significative e di elevato interesse sociale», commenta Rossella Leidi, direttore Affari di UBI Banca. «Si crea un circolo virtuoso, attraverso il quale chi sottoscrive le obbligazioni “orienta l’impiego” verso lo sviluppo di imprese che erogano servizi alla persona e alle comunità: sottoscriverle è una scelta che genera un valore sociale».
«Lo strumento che UBI Banca mette a disposizione di CGM è importante per sviluppare alleanze e affrontare le sfide del mercato che ci consentono di dare una forma innovativa all’economia cooperativa», ha dichiarato Claudia Fiaschi, presidente di CGM. «Le nostre cooperative e consorzi sono da sempre terreno fertile per lo sviluppo della cultura imprenditoriale nel Terzo Settore», ha continuato Fiaschi, «ma solo con strumenti innovativi come questo possiamo rimanere competitivi all’interno del mercato. Questa inedita forma di finanziamento, infatti, ci aiuterà a far emergere la capacità anticipatoria, tipica del nostro gruppo, di rispondere ai nuovi bisogni della comunità attraverso partnership strutturate che attraggono capitali di investimento», ha concluso  Claudia Fiaschi.

I finanziamenti, a condizione competitive e di importo compreso tra 15.000 e 500.000 euro, avranno una durata massima di 60 mesi e potranno essere richiesti fino al 31 ottobre 2013 salvo esaurimento anticipato del plafond. L’eventuale sottoscrizione del prestito obbligazionario non attribuisce alcun diritto alla concessione del finanziamento, la cui valutazione autonoma e insindacabile di merito creditizio rimane a discrezione esclusiva della Banca erogante, o a ottenerlo a condizioni migliorative e, parimenti, la concessione dei finanziamenti prescinde dalla preventiva sottoscrizione delle Obbligazioni.


«In un contesto di crisi dell’attuale sistema di welfare e di forte di riduzione di risorse finanziarie, questa iniziativa rappresenta un segnale concreto della volontà del Gruppo UBI Banca di incoraggiare e sostenere le imprese sociali associate a CGM nella realizzazione di investimenti, riferibili anche a progetti di aggregazione e innovazione sociale, di programmi di sviluppo con ricaduta in termini di creazione di nuova occupazione nonché nel far fronte alle esigenze di incremento di circolante e di equilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese sociali stesse», commenta Guido Cisternino, responsabile Enti, Associazioni e Terzo Settore di UBI Banca

 


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