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Il sindaco di Lecco aderisce al Manifesto

Virginio Brivio nel sottoscrivere la campagna di Vita conferma l'impegno del Comune lombardo nella lotta contro l'azzardo e la dipendenza da gioco

di Daniele Biella

Anche Lecco entra nel fronte No slot. Il primo cittadino Virginio Brivio, sindaco dal 2010 in quota centrosinistra, scende in campo contro la piaga delle macchinette da gioco che creano dipendenza e disagio sociale tra le famiglie dei propri cittadini, seguendo l'esempio di molti amministratori locali che hanno aderito al Manifesto lanciato da vita.

Quando avete capito che anche a Lecco l'azzardo e le macchinette erano un problema cittadino?
Nel marzo 2011 all'interno di una delibera sul tema Legalità e lotta alle mafie abbiamo inserito un primo regolamento di disciplina delle sale giochi. Da allora il tema è all'ordine del giorno anche per gli abitanti di Lecco, e proprio lunedì scorso 10 dicembre 2012, in Consiglio comunale abbiamo approvato all'unanimità un documento che vuole andare oltre le competenze formali del Comune in materia, ovvero vorremmo assumere un atteggiamento ostativo più drastico. Al di là del divieto di pubblicità in materia nei luoghi di proprietà pubblica, puntiamo ad aver epiù potere decisionale anche riguardo al rilascio delle autorizzazioni per le nuove sale da gioco.

Ora non è così?
In questo momento il Comune può solo dare un parere, poi è la Questura a decidere. E ci sentiamo impotenti. Faccio un esempio: di recente è stato dato il permesso per aprire una nuova sala in posizione centrale, sul lungolago, così come nello storico quartiere di Pescarenico, famoso perchè qui sono stati ambientati i 'Promessi sposi' di Alessandro Manzoni. Noi avevamo dato parere contrario, ma la Questura ha comunque autorizzato l'apertura. Per questo vorremmo aumentare il dialogo e le buone prassi comuni anche con loro, perchè il problema c'è e va affrontato insieme. A Lecco poi la situazione è ancora più particolare, perchè la città è stretta tra monti e lago e necessariamente tali esercizi sono vicini alle case. Il tema della lotta all'azzardo è talmente importante oggi che oltre ad aderire al Manifesto No slot di Vita, sono pronto anche a fare un altro passo concreto.

Quale proposta ha in mente?
Ho dato disponibilità all'Anci, Associazione nazionale Comuni italiani, per organizzare a Lecco un convegno nazionale sul tema della lotta all'azzardo. Il momento è giusto, è necessario fare di più. Da ogni parte c'è preoccupazione: nelle amministrazioni locali, nelle Aziende sanitarie, tra le piccole e grandi associazioni, si veda le forze che stanno mettendo in campo Arci e Acli, per esempio. E' ora di muoversi tutti assieme.

Come vede la discussione a livello di politica nazionale?
Il tumore da estirpare sta tutto a quei livelli. Per ora il fatto che il gioco fornisce allo Stato una rendita considerevole a livello economico ha fatto chiudere entrambi gli occhi sulle conseguenze dela dipendenza. Ora basta, però: deve nascere una grande campagna che porti i candidati in Parlamento a sottoscrivere il proprio impegno contro la proliferazione delle macchinette. Non è possibile che l'azione rimanga solo a livelli periferici, anche perchè con le leggi in vigore non è abbastanza nemmeno per limitare i danni.


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