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Politica & Istituzioni

Leoni: l’ambiente in politica per uscire dalla crisi

Il presidente del WWF Italia ha accettato la rischiesta di candidatura alla Camera dei Deputato con Antonio Ingroia

di Lorenzo Alvaro

Stefano Leoni, dal 2009 presidente del WWF Italia, ha accettato la richiesta di candidatura per l’elezione alla Camera dei Deputati nelle liste di Antonio Ingroia. A seguito di questa decisione ha provveduto immediatamente ad auto sospendersi dall’incarico, garantendo in questo modo la piena autonomia e indipendenza dell’associazione, valore fondante e caratterizzante del WWF Italia. In attesa della nomina del nuovo presidente, le funzioni di Stefano Leoni verranno ricoperte da Dante Caserta, vicepresidente anziano del WWF Italia, consulente nel campo del diritto ambientale di vari Enti ed organismi.

Come è nata questa candidatura?
È nata dalla richiesta da parte dei Verdi di garantire all'interno della selezione dei rappresentanti della società civile anche sensibilità ambientaliste. In questo contesto è stato fatto il mio nome.  Vorrei però sottolineare che, quando ho incontrato Ingroia, ho fatto presente che non ho tessere di partito e non ne voglio. Mi ha garantito la piena laicità della partecipazione.

Come mai si candida con Ingroia e non con Sel?
Perchè nessuno di Sel me l'ha chiesto. Se fossero stati interessati si sarebbero fatti vivi.

Perchè ha accettato?
Dopo anni di impegno per la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del territorio e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese, ho deciso a titolo del tutto personale, di cogliere questa opportunità per rafforzare la presenza della tematica ambientale nell’agenda politica nazionale, in un momento in cui sembra essere sempre più lontana dalle priorità del Paese tanto da essere praticamente assente dal dibattito politico, nonostante sia oggi l’unica strada affidabile per far uscire l’Italia dall’attuale crisi sociale e economica.
 
Il primo obbiettivo se verrà eletto?

Cambiare il Piano energetico nazionale cercando di correggerlo. Questo perchè dimentica l'efficienza energetica, l'abbandono del carbone e i combustibili fossili in generale e si dimentica anche di sostenere le rinnovabili. Ma non è di minor importanza l'introduzione in Italia il concetto di uso efficiente delle risorse. Non parliamo più di rifiuti e cominciamo a parlare di processi produttivi con la riduzione degli impatti nello spreco delle risorse.   

Vita ha lanciato una Piattaforma con sei proposte per la politica. Si sente di sottoscriverla?
La conosco e ho partecipato alla stesura dei punti. Ne faccio parte, che è qualcosa di più che un'adesione. I 6 punti di quell'agenda sono parte fondante della mia proposta politica. Io continuo a fare parte del non profit, sono volontario da 30 anni.


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