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Economia & Impresa sociale 

«Fondazioni d’azienda, investite sulle imprese sociali»

Per il decennale di Fondazione Vodafone il Ceo di Vodafone Paolo Bertoluzzo sottolinea l'importanza di investire in realtà che sappiano produrre impatto sociale e sostenibilità economica.

di Mattia Schieppati

Quella indicata da Paolo Bertoluzzo, Ceo di Vodafone Italia e Sud Europa in occasione della grande celebrazione che si è tenuta ieri a Milano dei 10 anni della Fondazione (presenti il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi e il Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Graziano Delrio, manager, giornalisti, imprenditori – tra i quali l'armatore Vincenzo Onorato – rappresentanti di tanta parte del mondo del non profit) è una direzione netta: «In questi 10 anni come Fondazione abbiamo messo a disposizione per attività d'impatto sociale risorse a fondo perduto (65 milioni di euro, ndr), com'è consuetudine nella logica delle fondazioni d'impresa. Però ci siamo corti, strada facendo, che se vogliamo davvero intervenire su progetti caratterizzati da sostenibilità, interventi che possano poi stare in piedi con le proprie gambe, che creino impatto sociale positivo ma contemporaneamente inneschino un percorso di sostenibilità, c'è in Italia una risorsa importantissima, quella delle imprese sociali. Sono un grande patrimonio per il nostro Paese, perché le risorse investite in un'impresa sociale creano un volano di crescita sociale, ma anche economica. Ecco perché – pur continuando a operare accanto alle associazioni del non profit (360 quelle sostenute da Fondazione Vodafone in 10 anni, ndr), abbiamo cominciato a lavorare con questo per noi nuovo tipo di partner, dando parte dei fondi non più a fondo perduto ma secondo una logica di debito: facciamo un prestito alle imprese sociali che guidano i progetti secondo una logica di sostenibilità. In questo modo riusciamo a far sì che le risorse che noi mettiamo in campo abbiano un volano più ampio, sul lungo termine risultano duplicate».

Due le "sperimentazioni" attraverso le quali Vodafone sta sviluppando questo nuovo approccio, racconta Bertoluzzo, «una con Cometa, che ha avviato laboratori artigianali nel mondo della ristorazione, con ragazzi drop out coinvolti in laboratori di pasticceria, l'altra nella Locride, dove abbiamo dato un finanziamento al Consorzio sociale Goel, che ha avviato imprese nella filiera della moda».

Il decennale è stata naturalmente l'occasione per fare un bilancio, non solo numerico, dell'attività di Fondazione Vodafone, e ribadire il valore e il "dovere" per una grande azienda come Vodafone di impegnarsi sul fronte del sociale. «Per noi poter operare in una società più sana, che abbia fiducia nel futuro», spiega Bertoluzzo, «è un punto di partenza importantissimo anche per creare valore economico in futuro. Come Fondazione Vodafone operiamo su quel confine sottilissimo che sta tra beneficienza e investimento sociale»

Nel corso dell'evento è stato poi presentato il Protocollo di Intesa – Insieme a scuol@ di Internet – siglato tra Fondazione Vodafone Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale e l’Anci per un progetto di alfabetizzazione digitale che coinvolgerà gli “over 55” che potranno apprendere le potenzialità dei nuovi strumenti digitali grazie ad un programma di formazione erogato da 500 studenti universitari. Fondazione Vodafone Italia pubblicherà un bando su base territoriale (nelle città di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, L’Aquila, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Potenza, Reggio Emilia, Torino, Venezia e Verona) per la ricerca di 500 studenti universitari che verranno selezionati per diventare “formatori digitali”. Con il supporto delle Istituzioni saranno coinvolti i cittadini “over 55” interessati a partecipare ai moduli formativi che saranno offerti gratuitamente utilizzando strumenti tecnologici messi a disposizione da Vodafone Italia. I corsi, della durata di circa 2 mesi, si svolgeranno all’interno di aule universitarie, nelle strutture scolastiche ed all’interno di sedi comunali; i “formatori digitali” saranno retribuiti per il loro contributo part time, in modo da poter conciliare gli impegni di studio con l’attività di formazione.

Qui il video integrale dell’evento, che è stato trasmesso in diretta streaming su Vodafone News.

Nella foto Graziano Delrio presidente Anci e Paolo Bertoluzzo, Ceo di Vodafone Italia


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