Famiglia & Minori

La conciliazione non è più cosa solo da donne

Il ministro Riccardi integra la graduatoria dei progetti finanziati dalla legge 53, con 2,5 milioni eccedenti, e aprendo le porte ai progetti - tra gli altri - di Autostrade per l'Italia e Aeroporti di Roma. Tra gli autonomi spuntano sette papà e un pizzaiolo tunisino

di Sara De Carli

Dieci realtà in più saranno accompagnate nella conciliazione famiglia-lavoro grazie ai finanziamenti della Legge 53/2000. Un nuovo decreto del ministro Andrea Riccardi va infatti ad integrare la graduatoria e ad ammette altri dieci soggetti – quelli con punteggio fra 63 e 65 – al finanziamento, in ragione dell’esistenza di fondi eccedenti  che non sono stati assegnati ai progetti selezionati nella graduatoria pubblicata a novembre 2012. I fondi salgono complessivamente a 8.621.167,28 per l’articolo 9 comma 1 (1.861.762,84 euro in più) e a 982.347,03 euro per l’articolo 9 comma 3 (233.216,04 euro in più).
I dieci progetti ammessi con il nuovo decreto presentati in relazione a soggetti dipendenti sono Altri Colori Coop sociale onlus (con 315mila euro), Cna servizi Imola (75mila euro), Fondazione Poliambulanza (332mila euro), Marcolin Spa (285mila euro), Autostrade per l’Italia (263mila euro), Aeroporti di Roma (69mila euro), Cooperativa Cittattiva onlus (122mila euro), Euroimpresa Legnano (5.400 euro), Hospitality Marketing srl (160mila euro), Iren Energia (240mila euro). Il progetto presentato da Hospitality Marketing è stato ammesso successivamente dalla Commissione tecnica in autotutela, essendo stato inizialmente dichiarato non ammissibile a valutazione.
Due novità anche nella graduatoria dei progetti ammessi per i lavoratori autonomi: su 51 progetti finanziati, sette portano il nome di un neopapà come beneficiario della conciliazione famiglia-lavoro. Una formula che pare piacere più che altro al centro Italia: i sette vengono infatti da Marche, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Veneto. Tra essi c’è anche il debutto di un immigrato nei progetti finanziati per la conciliazione: Dridi Houcine, tunisino, che ha una pizzeria a Terni. Una buona notizia.   
 


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