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Appello green a Grillo, Bersani e Vendola

Online una petizione rivolta alle forze di Italia Bene Comune e M5S per dare una svolta ambientalista ed ecologica al prossimo governo. Indicati sette impegni contro lo spreco di ambiente, energia e futuro

di Redazione

Sette punti per un governo ambientalista. Sono quelli al centro di una petizione lanciata da venti ambientalisti (giornalisti ambientali, esperti di green economy e attivisti)  sul sito Change.org dal titolo "Fiducia a un governo ambientalista". Per queste venti personalità green quella che si ha davanti è "Una grande occasione da non perdere per mettere l'Italia sulla rotta giusta".

Una petizione che sarà consegnata a deputati e senatori oltre che a Grillo, Bersani e Vendola e nella quale si osserva come i risultati delle elezioni «con tutto il problema della mancanza di una maggioranza al Senato, creano un situazione nuova, difficile da un lato, ma anche carica di opportunità. Non c' è dubbio che tra le motivazioni degli elettori, ma soprattutto nelle intenzioni programmatiche del Movimento5 stelle, i temi dell'ambiente, dell’energia e di una nuova economia verde siano molto importanti». E, senza entrare nel dettaglio della complessa situazione (voti di fiducia e alleanze), si vuole premere per non perdere un'occasione per così dire storica. Soprattutto in considerazione del fatto che l'attuale crisi, economica e politica, suggeriscono una soluzione nel segno dell'ecologia e dell'ambientalismo. Insomma un appello alle forze di Italia Bene Comune e del Movimento 5 Stelle perché trovino un modo per avviare una legislatura «finalmente attenta all'ambiente».

I sette punti elencati sono sette impegni che i promotori della petizione si augurano vengano presi fin dal primo anno di governo e che prevedono:

garantire la legalità e la giustizia, la trasparenza e l’equità nelle filiere agricole ed alimentari, ambientali ed energetiche, aumentando efficienza ed efficacia dei controlli con un’adeguata tutela penale dell’ambiente;
fissare l’obiettivo del 100% rinnovabili, procedendo alla chiusura progressiva delle centrali alimentate con combustibili fossili, rinunciare al piano di sviluppo delle trivellazioni petrolifere in mare e definire una roadmap per la decarbonizzazione che sostenga la green economy, e per il risparmio energetico
spostare i fondi stanziati per strade e autostrade verso il trasporto sostenibile (ferrovia, nave, bici, mezzi elettrici e a basso impatto ambientale, car sharing) e il trasporto pendolare nelle aree urbane, definendo un piano nazionale della mobilità che superi definitivamente il programma delle infrastrutture strategiche;
rendere compatibili le scelte economiche e di gestione del territorio con la conservazione della biodiversità naturale attribuendo un ruolo centrale ai parchi, e varare un piano della qualità per il settore turistico per valorizzare i beni culturali e ambientali;
approvare un pacchetto di interventi per favorire l’occupazione – soprattutto giovanile – in agricoltura, sostenere le colture biologiche, biodinamiche e a basso impatto ambientale e promuovere modelli di consumo alimentare sostenibili;
approvare una legge che fermi il consumo di suolo e aumentare i vantaggi fiscali che derivano dalla scelta a favore del recupero e della ristrutturazione, dell’architettura bioclimatica e dell’urbanistica mirata all’abbattimento dell’inquinamento e alla riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio edilizio;
incentivare non solo la raccolta differenziata, il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali ma anche la lotta agli sprechi in ottica preventiva, cominciando a tagliare il sostegno agli inceneritori e alle discariche.
 


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