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Quanto dona un paese? Te lo dice il Big Mac

A Londra un think tank sta mettendo a punto il "big Mac Index" per misurare la generosità di una nazione. L'indice confronta le donazioni medie con il prezzo del famoso panino per stabilirne la reale entità. Perché un dollaro donato non è uguale dappertutto...

di Gabriella Meroni

Un dollaro donato a Washington è uguale a un dollaro donato a Mumbay? Ovviamente no. Cambiano le economie, i pil sono differenti, così come sono diverse le culture e l'attitudine all'aiuto. Per tenere conto di questi divari quando si misura la generosità dei paesi, gli esperti del The Management Centre di Londra stanno lavorando a un nuovo indice, calcolato confrontando le donazioni medie di ciascun paese e il prezzo locale del Big Mac venduto nel paese di riferimento.

Non c'è da sorridere: si tratta del Big Mac® Philanthropy Index, ideato per emulare il noto Big Mac® index della rivista Economist , che attraverso il confronto tra il salario medio di una nazione e il locale prezzo del famoso panino di McDonald's consente di comprendere meglio il valore reale del denaro nel paese preso in esame. Il nuovo indice si aggiungerà così ad altri standard di questo genere, come i più affermati World Giving Index della Charity Commission inglese o il Comparative Nonprofit Sector Project della Johns Hopkins University.

Ma quali sono i parametri che il Big Mac® Philanthropy Index prenderà in considerazione? E' presto detto: l'importo medio di un donatore-tipo che sostiene una grande organizzazione non profit (come la Croce Rossa o l'Unicef); la soglia di donazione oltre la quale un donatore diventa un "grande donatore" secondo le maggiori charities; la raccolta della maggiore campagna di fundraising realizzata nel paese nell'ultimo triennio; il prezzo del Big Mac.

Per stilare l'indice, il Management Centre ha invitato i fundraiser di tutti i paesi del mondo a contribuire con le loro valutazioni e i numeri più significativi delle donazioni nei rispettivi paesi; per l'Italia, fanno sapere da Londra, i dati sono però già disponibili insieme a quelli di paesi come Austria, Argentina, e India. L'obiettivo è arrivare ad avere i dati da 50 nazioni significative, così da debuttare il prossimo 8 aprile con il nuovo indicatore a San Diego, nel corso della presentazione del libro di Bernard Ross (direttore del centro londinese) e Penny Cagney dal titolo "Global Fundraising- how the world is changing the rules of philanthropy ".

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