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Economia & Impresa sociale 

Impresa sociale, arriva il marchio europeo

Il Consiglio europeo regolamenta gli European social entrepreneurship funds. Il commento del nostro esperto Roberto Randazzo

di Redazione

Il Consiglio Europeo ha di recente adottato un provvedimento (in allegato) in materia di European social entrepreneurship funds, al fine di agevolare la creazione di un sistema europeo per i fondi di investimento dedicati all’imprenditoria sociale e migliorare l’accesso ai finanziamenti da parte di tali imprese.

Nel provvedimento – che si inserisce nell’ambio della social business initiative lanciata nell’ottobre del 2011 – si evidenzia come  nel contesto attuale, sempre più spesso gli investitori mirino non solo ad ottenere un ritorno di natura economica, ma anche al raggiungimento di obiettivi di natura sociale ed ambientale.  All’interno dei paesi  dell’Unione Europea, si sta assistendo alla nascita di un vero e proprio “mercato” di fondi di investimento rivolti alle imprese sociali ed a tale fine, a livello istituzionale, si sta cercando di definire un framework normativo e finanziario omogeno per consentire agli impact investors di operare all’interno di un ambito circoscritto.

In particolare il Consiglio, anche attraverso questo nuovo provvedimento, intende costituire un quadro di regole comuni – riguardo, ad esempio, alla composizione del portafoglio dei fondi, ai target ed agli strumenti di investimento – che possano agevolare la creazione di un sistema maggiormente omogeno in grado di supportare lo sviluppo dell’impact investing. In caso contrario, infatti, vi sarebbe il rischio che gli stati membri adottino misure divergenti che possano generare un impatto negativo o, peggio ancora, ostacolare la realizzazione degli investimenti.

Senza entra nel merito delle singole disposizioni contenute nel provvedimento,  è evidente che ciò sicuramente avrà dei riflessi anche all’interno del nostro paese, considerato che molti operatori si avvicinano con grande interesse al mondo della finanza sociale, e che la grande sfida – volta a indirizzare capitali privati verso nuove tipologie di investimento che siano in grado di generare un impatto sulla collettività – passa anche attraverso interventi di coordinamento ed incentivazione.

Un notizia che aspettavamo da tempo ed un provvedimento che ritengo possa aprire la strada ad una, doverosa, legittimazione istituzionale per l’impact investing.
 


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