Economia & Impresa sociale 

Microcredito d’impresa: finanziate 43 nuove imprese

Presentati i risultati del progetto avviato nel territorio padovano alla fine del 2011 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

di Redazione

Le nuove imprese sono state avviate con un finanziamento complessivo di 830.000 euro attive prevalentemente nei settori del commercio, dell’artigianato e dei servizi. 70 le persone impiegate, con una forte prevalenza di donne e giovani, tanto che fra le start up finanziate 29 sono imprese femminili, di cui 14 composte da personale con meno di 35 anni; 6 sono invece le imprese giovanili formate da soli uomini.
 
L’iniziativa, che nel territorio di Padova vede la collaborazione della Camera di Commercio, della Provincia, del Comune, della Cassa di Risparmio del Veneto e dell’associazione VOBIS,  si è svolta attraverso la costituzione di un apposito fondo di garanzia per la concessione di crediti destinati a sostenere la creazione di attività microimprenditoriali nelle province di Padova e di Rovigo.

Il progetto è rivolto in particolare a donne, giovani in cerca di occupazione e disoccupati che intendono sviluppare un’attività economica in proprio e che non dispongono di sufficienti garanzie per un agevole accesso al credito.
 
E viste le numerose richieste, 115 in totale, pervenute in questi primi mesi, in particolare da imprenditori inattivi (coloro che hanno richiesto partita iva ma che cercano risorse finanziarie per poter avviare concretamente l’attività) e da coloro che si trovano in situazioni di disoccupazione o mobilità, la Fondazione ha stanziato lo scorso dicembre, tra Padova e Rovigo, ulteriori 200.000 euro, portando così il proprio impegno complessivo a 390.000 euro, a cui si aggiungono 200.000 euro dalla Camera di Commercio, 60.000 euro dalla Provincia e 30.000 euro dal Comune.
Anche la Cassa di Risparmio del Veneto, che svolge l’istruttoria e la concessione del finanziamento, ha rafforzato il proprio impegno attraverso l’aumento del moltiplicatore del credito da 1 a 3 a 1 a 5, consentendo in tal modo l’erogazione di finanziamenti per un importo complessivo, tra Padova e Rovigo, di oltre 3.7 milioni di euro.  
Importante, infine, il ruolo svolto dall’associazione VOBIS, che ha il compito di attivare i servizi di micro finanza e di accompagnamento all’accesso al credito e presta una fattiva collaborazione attraverso l’ascolto dei potenziali beneficiari e la valutazione della pratiche.
 
«I risultati presentati oggi confermano come questa iniziativa abbia saputo perseguire il duplice obiettivo che si era prefissa: da un lato lo sviluppo dell’imprenditorialità, elemento che favorisce la crescita dell’economia; dall’altro la creazione di nuovi posti di lavoro. I destinatari del progetto provengono infatti da situazioni di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione. A questo proposito ricordo come il nostro ente sia impegnato a fronteggiare con diverse iniziative la crisi occupazionale in atto e il disagio economico e sociale che ne deriva, con un’attenzione particolare al tema del lavoro, nella consapevolezza che la sua mancanza è un problema che non riguarda solo il singolo, ma investe l’intera società», afferma Antonio Finotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
 
«Sostenere qualsiasi progetto valido per lo sviluppo e la creazione di nuova imprenditorialità é, da sempre, uno degli obiettivi strategici che la Camera di Commercio di Padova persegue per promuovere la crescita dell'economia padovana. Per questo l'ente camerale padovano ha aderito con convinzione al progetto per il microcredito d'impresa, puntando a garantire maggiori prospettive occupazionali, soprattutto ai giovani e alle donne. Aderendo a questa iniziativa la Camera di Commercio di Padova supporta in maniera efficace le start up d'impresa e contribuisce a fornire ai tanti nuovi piccoli imprenditori un concreto aiuto per poter realizzare i loro progetti d'impresa», aggiunge Roberto Furlan, Presidente della Camera di Commercio di Padova.
 
 «Questa iniziativa ha messo in luce l’urgenza di sbloccare i crediti agli imprenditori e alle nuove idee imprenditoriali. Bisogna allentare i vincoli del Patto di stabilità degli enti locali virtuosi in modo da riavviare gli investimenti, dare ossigeno all’economia e all’occupazione. Il microcredito d’impresa ha infatti evidenziato come la voglia di fare, di creare, di avviare nuove attività è ancora forte nel nostro territorio. Disperderla significherebbe dare il colpo di grazia al tessuto imprenditoriale e occupazionale veneto. Per questo dobbiamo a tutti i costi difendere questo valore e garantire la liquidità necessaria a chi dimostra di avere idee ed energie, l’unica ricetta per competere in un mondo che ogni giorno cambia», Barbara Degani, Presidente della Provincia di Padova.
 
«Sostenere i giovani che vogliono fare impresa e in particolar modo le donne significa puntare sul futuro. Lo ha ribadito di recente anche la Comunità Europea: uno dei modi per uscire dalla grave crisi occupazionale in cui ci troviamo è quello di rilanciare l’accesso verso l’imprenditoria. Per questo il progetto ha avuto il pieno sostegno del Comune di Padova, perché dà fiducia alle nostre giovani e ai nostri giovani e allo stesso tempo non li lascia soli ma li accompagna attraverso forme di finanziamento ma anche di assistenza e formazione continua indispensabili per il successo stesso della loro attività», Marta Dalla Vecchia, Assessore al Commercio, al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Padova.
 
«D’accordo  con il premio Nobel Yunus consideriamo il microcredito un investimento sociale che, a differenza di altre forme di solidarietà con carattere di consumo sociale, sollecita l’iniziativa delle persone a valorizzare le proprie competenze per dare vita a nuove forme d’impresa in grado di restituire alla società più valore di quello che hanno ricevuto. Per questo abbiamo aderito fin dall’inizio al progetto e quest’anno portiamo da 3 a 5 il moltiplicatore del fondo di garanzia della Fondazione. Non tutti sanno che il  microcredito è un investimento a basso rischio con percentuali di  sofferenze inferiori a quelle del credito ordinario», Giovanni Costa, Presidente della Cassa di Risparmio del Veneto.
 
«La nostra Associazione partecipa a questo progetto grazie all'impegno di diversi volontari, che operano presso la Camera di Commercio di Padova, svolgendo un'importante funzione di ascolto, accompagnamento, valutazione e assistenza per l'avvio dei progetti di nuove imprese», Sergio Baruffa, responsabile Triveneto dell'Associazione Vobis.

Nella foto da sinistra a destra: Alessio Minotto di “IOF PACE”, neoimprenditore che ha portato la propria testimonianza; Giovanni Costa, Presidente della Cassa di Risparmio del Veneto; Barbara Degani, Presidente della Provincia di Padova; Antonio Finotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Roberto Furlan, Presidente della Camera di Commercio di Padova; Marta Dalla Vecchia, Assessore al Commercio, al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Padova.
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA