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5 per mille: le scadenze di maggio (e oltre)

Ecco tutte le date da tenere d'occhio per gli enti che hanno chiesto di partecipare alla quota 2013. Si parte il 14 maggio e si finisce il 30 settembre. Ma solo per chi si è dimenticato qualcosa...

di Gabriella Meroni

Chiuse le iscrizioni al 5 per mille per enti del volontariato e associazioni sportive dilettantistiche, non è possibile archiviare le carte, ma anzi si apre ora un periodo denso di scadenze per chi ha già completato la procedura iniziale. Tra pochi giorni, infatti, il 14 maggio, l'Agenzia pubblicherà sul proprio sito l'elenco delle organizzazioni che hanno chiesto di ricevere il contributo, e ci sarà tempo fino al 20 maggio per correggere eventuali errori nei dati degli elenchi stessi; l'Agenzia ripubblicherà gli elenchi, tenendo conto delle correzioni inviate, il prossimo 27 maggio.
Un’altra data da segnare in agenda è il 1° luglio, termine entro cui inviare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti il possesso dei requisiti necessari per avere diritto al 5 per mille: il documento, che si può inviare tramite posta elettronica certificata o raccomandata con ricevuta di ritorno alla direzione regionale delle Entrate nel cui territorio ha sede fiscale l’ente, deve essere sottoscritto dal legale rappresentante e essere accompagnato da una fotocopia del documento di identità dello stesso rappresentante.
L'ultima scadenza da memorizzare è dopo l'estate, il 30 settembre, che rappresenta l'ultimo momento utile per porre rimedio a varie irregolarità quali l'iscrizione oltre il termine previsto, il mancato invio della dichiarazione sostitutiva entro il termine previsto, la mancanza della fotocopia del documento d’identità del rappresentante legale da allegare alla dichiarazione sostitutiva. Per sanare gli errori bisogna però avere la coscienza a posto, ovvero possedered effettivamente i requisiti per l’ammissione al 5 per mille alla data originaria di scadenza della domanda di iscrizione; rispettare la data del 30 settembre (dopo i giochi sono chiusi); versare una sanzione di 258 euro con il modello F24, indicando il codice tributo 8115.
 


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