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Apre l’Alzheimer Caffé sostenuto da Unicredit Factoring

Inaugurato l'Alzheimer Caffé. Al progetto di Afma Verona oltre ai fondi del bando Unicredit Factoring e UniCredit Foundation anche i 30mila euro assegnati dai dipendenti UniCredit Factoring con “Your Choice, Your Project”

di Redazione

Verona da oggi ospita un nuovo centro per l’assistenza a malati affetti da patologie neuro degenerative: è l’Alzheimer Caffé inaugurato oggi agli Istituti Civici di Servizio Sociale (Iciss) “Verona Ospitale”.
Al taglio del nastro in via Carso 9 sono intervenuti: Giorgio Pedron, presidente dell’Associazione Familiari Malati di Alzheimer (Afma), Renato Martini, Amministratore Delegato UniCredit Factoring, Marco Trabucchi, presidente nazionale Associazione Italiana Psicogeriatria e Maurizio Carrara, Presidente di UniCredit Foundation.

L’Alzheimer Caffé è frutto del bando con cui UniCredit Factoring con la collaborazione tecnica di UniCredit Foundation ha messo a disposizione 300mila euro per il sostegno alla promozione e alla diffusione in Italia del modello Alzheimer Caffé.

Oltre a Verona, Torino, Napoli e Palermo sono le città dove la realizzazione degli Alzheimer Caffé consentirà, tanto alle persone affette dalla patologia quanto ai loro familiari, di sperimentare una forma di supporto innovativa ed efficace.

All’Afma di Verona oltre al contributo di 60 mila euro destinato ai quattro migliori progetti, sono andati anche i 30mila euro aggiuntivi assegnati con il voto dei dipendenti di UniCredit Factoring nell’ambito dell’iniziativa “Your Choice, Your Project”.
«Data la nostra presenza concreta sul territorio il contributo ricevuto costituisce un apporto fondamentale che ci consentirà, specie in una fase di generalizzata difficoltà economica e forte disagio sociale, di affrontare quel bisogno primario per la nostra città che è rappresentato dalla cura dei più deboli e in particolare, delle persone colpite da malattie neuro degenerative», ha affermato Giorgio Pedron, presidente dell’Afma di Verona. «La fragilità di chi viene colpito da queste patologie e il peso di cui devono farsi carico i familiari verranno, seppur parzialmente, alleviati offrendo ai malati attività di ricreazione e di riabilitazione cognitivo-psicomotoria. Organizzeremo inoltre incontri formativi e informativi per coloro che quotidianamente convivono con questa difficile realtà».

Il bisogno sociale cui gli Alzheimer Caffè vogliono rispondere non si ferma alle necessità dell’ammalato, ma abbraccia anche quelle dei suoi familiari, che si trovano ad affrontare, oltre al carico pratico ed economico dettato dalle esigenze dell’assistenza, anche oggettive difficoltà psicologiche dovute al progressivo decadimento fisico e cognitivo dei propri congiunti.
UniCredit Foundation opera da alcuni anni con l'intento di promuovere un modello di Alzheimer Caffé in Italia, attraverso la collaborazione con il professor Marco Trabucchi e il Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia. Questi centri propongono un nuovo approccio alla conoscenza della malattia e del malato e dei suoi bisogni, facendo emergere una visione “sociale” delle demenze, volta a collocare l’ambito biologico del disturbo in una dimensione quotidiana e sostenibile anche per il caregiver. La sostenibilità nel lungo periodo delle iniziative è stato uno dei criteri guida nell’assegnazione dei finanziamenti, affinché i benefici apportati dai Caffé possano durare nel tempo.

«In un momento particolarmente caratterizzato da una generalizzata situazione di difficoltà economica e di crescente disagio sociale, collegato anche all’invecchiamento della popolazione iniziative di attenzione verso la dimensione umana credo assumano valore di necessità», ha commentato Renato Martini, Amministratore Delegato di UniCredit Factoring. «Cosciente del fatto che solo un impegno civile quotidiano e investimenti nel welfare possano mutare l’attuale situazione mi piace pensare che i 4 nuovi Alzheimer Caffé non siano solo un nostro piccolo aiuto alle difficoltà che i familiari dei malati devono giornalmente affrontare ma, anche, l’inizio di un processo di risveglio delle coscienze nei confronti di una tematica così importante».

«UniCredit Foundation si è data come scelta strategica quella di contribuire al potenziamento della rete di assistenza alle persone affette da disturbi neuro degenerativi legati soprattutto all’invecchiamento e al supporto dei familiari e delle persone che se ne prendono cura», ha aggiunto il presidente Maurizio Carrara. «Vogliamo concorrere a costruire dei modelli virtuosi, che possano essere ripresi da altre realtà pubbliche e private, perché riteniamo che il problema dell’assistenza agli anziani non autosufficienti sarà una delle emergenze che metterà a dura prova nei prossimi decenni la coesione sociale delle nostre comunità».
 


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