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Economia & Impresa sociale 

Più di 1000 giovani coinvolti nel progetto Sbankiamo

E’ il risultato del primo anno di attività del progetto di educazione finanziaria, che vede tra i suoi promotori Eticredito e Caritas.

di Cristina Barbetta

Più di 1000 ragazzi delle scuole medie e superiori della Provincia di Rimini hanno partecipato durante l’ultimo anno scolastico al progetto di educazione finanziaria Sbankiamo.
10 le scuole coinvolte per un totale di 35 classi e 230 ore di formazione erogate che hanno permesso a più di mille ragazzi di partecipare gratuitamente ai laboratori di educazione finanziaria  proposti dal team di Sbankiamo.
Il progetto, promosso da Eticredito, Caritas, Banca Popolare Valconca e dal gruppo informatico Italstudio è ispirato all’esperienza internazionale dell’impresa sociale inglese MyBnk
L’obiettivo di Sbankiamo è  diffondere i concetti chiave dell’educazione finanziaria  per una gestione consapevole del denaro. Durante gli incontri, basati su una didattica interattiva, si è parlato infatti  di attualità economico-finanziaria, di banche, di lavoro, tasse, budget e di argomenti utili per i ragazzi per la loro vita di tutti i giorni e per poter affrontare il futuro in modo sereno e consapevole.
«Il progetto – spiega Maurizio Focchi, Presidente di Eticredito, una delle realtà promotrici dell’iniziativa – in pochi mesi  ha raggiunto risultati incoraggianti, sia in termini numerici ma soprattutto dal punto di vista del gradimento di  insegnati ed alunni».
Dai questionari somministrati agli insegnanti emerge infatti che il  100% di questi  ha espresso il livello massimo di gradimento del progetto e consiglierebbe Sbankiamo ad altre classi visto che lo considerano molto utile, coinvolgente e che i temi trattati sono stati  “attuali” e “rilevanti”.
Per quanto riguarda gli studenti il 99% di questi consiglierebbe il progetto ai suoi coetanei e il 96% dichiara di aver gradito “moltissimo” i laboratori proposti. 
Anche dal punto di vista dei contenuti i risultati sono positivi, soprattutto se rapportati ai dati nazionali sulle conoscenze finanziarie degli italiani: l’Italia infatti si posiziona al 46° posto per la diffusione dell’educazione finanziaria,  prima soltanto di Messico e Venezuela.
Dai questionari di autovalutazione i ragazzi esprimono  la consapevolezza di aver maturato buone conoscenze e competenze a seguito dei laboratori. Per esempio, il 97% dei ragazzi delle medie dichiara di aver capito meglio l’importanza del risparmio  e l’82% di loro si sente in grado di fare un piano delle proprie entrate ed uscite (è stato stimato che in Italia solo il 33% degli adulti  pianificano le proprie entrate ed uscite ed è in grado di valutare l’impatto dei debiti sul proprio reddito).
Per quanto riguarda i ragazzi delle superiori l’82% di questi si sente più capace di valutare le diverse proposte offerte dalle banche,  l’83% di conoscere le caratteristiche dei diversi tipi di affidamenti bancari  e il 95% di saper valutare i costi di un conto corrente (da un’indagine Banca d’Italia è emerso che un terzo degli italiani non è in grado di distinguere i diversi tipi di mutuo e di leggere correttamente un estratto conto).
«Gli ottimi risultati raggiunti – aggiunge Pietro Borghini, Presidente Cooperativa Madonna della Carità (Caritas) – ci incoraggiano a proseguire su questa strada ampliando ulteriormente le iniziative in corso e sviluppando anche nuovi percorsi formativi. L’obiettivo per il prossimo anno scolastico sarà  quello di coinvolgere un maggior numero di alunni e avviare percorsi formativi rivolti allo sviluppo di attitudini imprenditoriali tra le nuove generazioni. Ci auspichiamo inoltre di allargare il progetto ad altri interlocutori del territorio».


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