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Per Emergency lo scippo del 5 per mille vale 90mila pazienti in meno

Il taglio deciso dal Governo penalizzerà anche la popolarissima Ong di Gino Strada, che si troverà 4,7 milioni di meno in due anni. E quindi potrà curare molta meno gente. Firma la petizione di Vita!

di Gabriella Meroni

Un intero stadio, grande come quello di San Siro, gremito all'inverosimile, come se ci fosse il derby Milan Inter. È visualizzando questo scenario che si capisce immeditamente l'impatto negativo che ha avuto il mancato introito del 5 per mille per Emergency: l'organizzazione umanitaria internazionale, la più scelta in assoluto dagli italiani nell'elenco onlus con oltre 383mila firme nel 2011 e 11 milioni di raccolta, avrebbe potuto curare gratuitamente 90mila persone in sei paesi del mondo, e invece non potrà farlo. Un intero stadio pieno di malati (e feriti di guerra) che rimarranno tali a causa di uno "scippo" che per Emergency arriva a oltre 4,7 milioni in due anni.
"È inaccettabile che 90mila persone debbano rimanere senza assistenza medica e cure adeguate a causa della distrazione operata dallo Stato dei fondi del 5 per mille che i cittadini ci avevano destinato", dice il vicepresidente Alessandro Bertani. "A causa di questo taglio  le nostre attività in sei paesi, Italia compresa, non potranno raggiungere tutti i pazienti che ne avrebbero bisogno". E se si considera che Emergency è presente in teatri di guerra e guerriglia (oltre al nostro paese i volontari dell'organizzazione operano in Afghanistan, Sierra Leone, Sudan, Iraq e Repubblica Centraficana) si capisce facilmente quanto una decisione presa al chiuso dei nostri ministeri e tesorerie abbia un peso devastante sulle vite di migliaia e migliaia di persone. "Riteniamo urgente", conclude Bertani, "che venga approvata una legge di stabilizzazione del 5 per mille che non contempli alcun tetto o limite alla generosità degli italiani, per mettere in condizione i destinatari dei loro contributi di operare secondo tutte le potenzialità".


Firma anche tu la petizione di Vita contro lo scippo del 5 per mille

 


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