Politica & Istituzioni

Grecia, l’austerità lascia a casa 25mila statali

Il parlamento greco ha approvato il nuovo piano di austerity. La misura è necessaria per sbloccare la nuova tranche di aiuti internazionali

di Redazione

Con un voto a tarda notte il parlamento greco ha approvato un contestato piano che permetterà il taglio di migliaia di posti di lavoro nel settore pubblico. Mentre all'esterno una folla di manifestanti protestava contro il provvedimento, i tagli sono passati con il voto di 153 dei 300 deputati.

Il piano di licenziamenti era stato richiesto dai creditori internazionali dell'Unione Europea e il Fondo Monetario internazionale come condizione per il versamento di un prestito da sette miliardi di euro. Secondo lo schema approvato, oltre 4mila lavoratori del settore pubblico, soprattutto insegnanti e dipendenti delle amministrazioni locali, perderanno il posto di lavoro entro l'anno.

Altri 25mila riceveranno il 75% del salario ancora per otto mesi, dopo di che verranno licenziati se nel frattempo non saranno stati trasferiti ad altri incarichi.

Prima del voto, il capo del governo Antonis Samaras ha annunciato in televisione il primo taglio delle tasse in quattro anni, con una riduzione dell'Iva per i ristoranti dal 23 al 13% a partire dal primo agosto, nel pieno della stagione turistica.

Il voto era considerato un importante test per la tenuta del governo, ridotto ad un'alleanza fra il partito socialista Pasok e i conservatori del partito Nuova Democrazia di Samaras, dopo la recente uscita dall'alleanza di Sinistra Democratica (Dimar) a causa della chiusura della televisione pubblica.

Migliaia di persone, alcune in lacrime, hanno protestato fino a tarda notte davanti al parlamento di Atene. Per oggi è vietata ogni manifestazione, nel timore di scontri in occasione della vista del ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble. L'aerea del centro, compresa piazza Syntagma davanti al parlamento, è stata chiusa da un cordone di polizia.


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