Famiglia & Minori

Al via le settimane sociali. Zamagni: la famiglia al centro

Intervista all'economista Stefano Zamagni: «La famiglia va intesa come “luogo produttivo” anche di capitale umano, sociale e relazionale e non solo come luogo ove si custodiscono gli affetti»

di Redazione

Iniziano domani a Torino le Settimane Sociali dei cattolici italiani. Vita.it ha intervistato Stefano Zamagni – protagonista della seconda sessione. Questa 47° Edizione incentrata su un tema a lui molto caro, quello della Famiglia al quale ha dedicato “Famiglia & Lavoro, opposizione o armonia” scritto a quattro mani con sua moglie la professoressa Vera Negri. Il centro della riflessione secondo Zamagni è quello «su una visione della famiglia come “luogo produttivo” anche di capitale umano, sociale e relazionale e non solo come luogo ove si custodiscono gli affetti».

Cosa sia aspetta da queste Settimane sociali?
«In primo luogo mi aspetto che il mondo Cattolico riscopra la propria forza di influenza sia sulla cultura che sulla politica italiana. Non mi riferisco ad un’ipotesi di organizzazione – in un modo o nell’altro – di una forza politica. Ma penso che il mondo cattolico che per anni ha esercitato il “potere come potenza” debba riscoprire dopo un ventennio di stasi il “potere di influenza”, cioè di dialogo efficace e di condizionamento positivo sulle decisioni prese anche e soprattutto in sede di governo. Mi aspetto che si riaffermi l’importanza e la centralità della Famiglia contrastando l’opinione corrente messa ad arte da centri di pensiero che dicono che la famiglia è in crisi, che la famiglia è finita».

Che ruolo ha la famiglia nel passaggio dal welfare state – di matrice individualistica – alla welfare society ?
«È un passaggio che impone al mondo cattolico la necessità di aggregarsi nelle forme più disparate per ottenere provvedimenti che siano innegabilmente e concretamente realizzabili ma soprattutto compatibili con i vincoli di bilanci».

Il riferimento è chiaro, ed è al Disegno di legge “Misure a Sostegno della Famiglia” al quale – insieme ad altri lei  ha lavorato nelle ultime settimane…
In quel Disegno di legge sono molti gli elementi “innovatori” contenuti, tutti incentrati sulla centralità sociale ed economica della famiglia e tutti sostenibili per il bilancio dello Stato. In primo luogo l’istituzione della Giornata Nazionale della Famiglia il 15 maggio di ogni anno – richiesta avanzata dal Forum delle Associazioni Familiari – che oltre a celebrare la famiglia stessa riporti l’attenzione e il dialogo sul tema in un percorso che sa molto di educazione oltre che di cultura. E poi ’istituzione dei “Distretti Familiari”, come strumento di facilitazione per l’accesso ai servizi destinati alla famiglia, basato su una semplificazione dell’iter burocratico e quindi la creazione e il reale funzionamento dello Sportello Unico per la Famiglia.

Proponete anche la creazione di un "Marchio famiglia". Con quale obiettivo?
Deve servire all’introduzione della Responsabilità Familiare d’Impresa ma soprattutto all’introduzione del VIF (Valutazione d’Impatto Familiare) che obblighi l’analisi dell’impatto che un provvedimento o un intervento può avere sulla famiglia ed in genere sulle politiche familiari. Comunque è prioritario per un riordino complessivo delle politiche familiari è la riorganizzazione della materia dei “congedi” che non agevolano assolutamente le madri ed  il finanziamento del “Fondo per le Famiglie”  in chiave privata attraverso l’utilizzo di piattaforme di Crowdfunding.
 


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