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Famiglia & Minori

Garante Infanzia contro Letta: non si tenga la delega sulla famiglia

Vincenzo Spadafora scrive al capo del governo, che ha deciso di attribuirsi le competenze sulla famiglia senza nominare un sottosegretario: "Servono interventi veloci e concreti. Sicuro di avere il tempo di occuparsene?". E chiede la convocazione di un Cdm straordinario

di Redazione

 
Decisi, diretti, non privi di qualche vena polemica: sono questi i toni della  lettera che Vincenzo Spadafora, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha  inviato a Enrico Letta dopo aver appreso che il Presidente del Consiglio  eserciterà in prima persona la competenza sulle politiche per la famiglia. E  in modo definitivo, non più transitorio come annunciato mesi fa. Una decisione  che preoccupa il Garante, conscio della necessità di interventi immediati  sulle famiglie per assicurare a bambini e adolescenti salute, scuole  funzionanti e sicure, livelli essenziali delle prestazioni garantiti su tutto  il territorio. 
 “Non vorrei che anche le nostre famiglie, le politiche rivolte loro, finissero  nello stagno della logica partitica. Scelte coraggiose, efficaci e che  migliorino l’accesso ai diritti è quello che ci aspettiamo dal Governo”,  sottolinea Vincenzo Spadafora.  Nella lettera, il Garante ricorda che da mesi si attende l’insediamento della  Commissione parlamentare per l’infanzia e l'adolescenza, e ormai da mesi non è  più attivo l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e adolescenza. Dando la  massima disponibilità a collaborare nel rispetto dei ruoli, Spadafora chiede  interventi concreti, non dichiarazioni di intenti. “Spero davvero che gli  impegni istituzionali, nazionali e internazionali, in qualità di Presidente  del Consiglio, Le consentiranno di accordare alle famiglie l’attenzione loro  dovuta.", scrive il Garante. "Auspico dunque che sia convocato quanto prima un Consiglio dei Ministri straordinario per l’attuazione delle misure a favore  dei bambini e degli adolescenti e volte a sostenere le famiglie nelle quali  vivono. Auspico anche che venga subito creata una cabina di regia permanente  tra i diversi Ministeri competenti, che assicuri un quadro sinergico alle  diverse azioni in atto e in programmazione. Solo così riusciremo a dare delle  risposte adeguate, le uniche in grado di rendere esigibili i diritti.”
 


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