Attivismo civico & Terzo settore
Al via il primo anno di servizio civile regionale in Valle d’Aosta
Dopo la legge del 2007 e tre anni di sperimentazione di un'esperienza bimestrale, la regione autonoma è la settima in Italia a promuovere il servizio regionale in aggiunta a quello nazionale
di Redazione
Valle d’Aosta, sono partiti i 16 pionieri del servizio civile regionale. Di età compresa tra i 18 e i 30 anni, da novembre, per un anno, lavorano a coppie su otto progetti di associazioni e cooperative sociali. È la prima volta che parte l’esperienza annuale, dopo la sperimentazione bimestrale ‘Due mesi in positivo’ che negli ultimi tre anni ha coinvolto 140 giovani residenti nella regione valdostana.
La legge di istituzione del servizio civile regionale in Valle d’Aosta e del 16 novembre 2007 (in allegato), e la regione autonoma è la settimana in Italia a dotarsi di tale strumento, oltre all’adesione al Scn, Servizio civile nazionale: le altre sono Toscana, Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Veneto e Liguria. Per la prima edizione, sono state 121 le richieste per i 16 posti da assegnare. Ecco la lista degli enti in cui i giovani prestano servizio: associazione Alzheimer Valle d’Aosta, progetto ‘Aiutiamo chi dimentica’, Acli con il progetto ‘Famiglia al centro e… dintorni’, cooperativa La Sorgente nel progetto ‘Al lavoro con gli stranieri in Valle d’Aosta’, cooperativa La Libellula nella microcomunità di via Guido Rey, cooperative La Sorgente e La Libellula negli asili nido gestiti dalle due coop, cooperativa Mont Fallère e associazione Enaip per il progetto ‘Un anno al fresco’ con attività lavorative e ricreative nel carcere di Brissogne, consorzio Trait d’Union nel progetto ‘Da Est a Ovest passando dal Centro’ con animazioni per giovani e famiglie, cooperativa L’Esprit à l’Envers nel progetto ‘Abitando’ con attività nel settore della salute mentale.
