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A Napoli in centomila contro l’inquinamento

Mariella Maffini, assessore alle politiche ambientali di Mantova, dal corteo spiega: «se non avremo una risposta tempestiva dal governo tutti i sindaci si daranno appuntamento davanti a Palazzo Chigi per protestare insieme ai cittadini». Allontanato dal corteo il sindaco De Magistris

di Lorenzo Alvaro

A Napoli in 100 mila sfilano per le strade fino a Piazza del Plebiscito. Un fiume umano, proveniente da tutta Italia, per dire basta con l'inquinamento e il latitare delle istituzioni. Tra i partecipanti anche Mariella Maffini, assessore alle politiche ambientali del comune di Mantova e presidente della Rete per la Bonifica dei comuni Sin, che in pieno periodo estivo ha passato le notti a studiare documenti e report e ha indirizzato 300 lettere ad altrettanti amministratori pubblici per «svegliarli, per toglierli dalla rassegnazione, perché la vicenda dei siti da bonificare è sottaciuta, non ne parla nessuno».

Vita.it l'ha raggiunta al telefono dal cuore della manifestazione per raccontare la giornata napoletana.

La manifestazione di oggi è stata imponente. Un segno che la gente non ne può più?
Mi pare che l'abbiano dimostrato. È stato un fiume in piena. Bambini, anziani, tanti giovani. Una marea di persone sotto una pioggia battente. E nessun incidente. 

È stato allontanato dalla testa del corteo il gonfalone del comune di Napoli. Non c'è più fiducia nelle istituzioni…
In realtà è stato allontanato proprio il sindaco. Purtroppo c'è sfiducia. E credo che sia giusto. È colpa proprio delle istituzioni che non hanno saputo intercettare e capire esigenze e problemi.

Lei è assessore alle politiche ambientale di Mantova. Un esempio di come questa manifestazione sia trasversale e unisca diversi territori?
Si certo. È un problema che riguarda tutto il Paese. Da nord a sud. Non so dire che altri comuni del nord abbiano partecipato. Ne ho visti personalmente alcuni dell'Abruzzo. Posso sottolineare però che c'erano tante associazioni, da tutta Italia. Anzi, soprattutto associazioni.

La vicenda dei siti da bonificare l'ha vista indirizzare a 300 amministratori pubblici una lettera. Di cosa si trattava?
Non ho solo mandato una lettera. Li ho proprio convocati a Mantova. Ha risposto positivamente il 75%. In quella giornata abbiamo approvato un documento che raccoglieva richieste specifiche sui 38 siti di interesse nazionale da bonificare. Lettera indirizzata al governo. È stata spedita il primo di ottobre. Sono stata convocata a Roma per il 15 ottobre. Poi però non ho più saputo nulla. 

Questa manifestazione è la conclusione di una lunga serie di cortei. Ma forse è anche l'inizio di qualcosa. Da domani cosa farete?
Mi sono confrontata con alcuni sindaci che fanno parte della rete. Posso dire che se non arriverà una risposta tempestiva dal Governo tutti i sindaci si daranno appuntamento davanti a Palazzo Chigi per protestare insieme ai cittadini. 

E si tratta di tanta gente…
Solo per quello che riguarda i 38 siti di interesse nazionale le bonifiche riguardano 5 milioni di abitanti. Ma in Italia i siti in tutto sono oltre 15 mila. È una questione non rimandabile. La gente è stanca. In questi luoghi la gente muore. 

Non solo a Napoli dunque? 
No, Mantova è uno dei siti più inquinati d'Italia. Siamo un'emergenza nazionale. E gli studi di Sentieri dicono che siamo al primo posto come mortalità infantile. La Lombardia da sola ha 5 siti di interesse da bonificare, è la prima in classifica come numero.

Nell'immagine in copertina alcune madri che in corteo hanno portato le foto dei figli morti di tumore

 


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