Attivismo civico & Terzo settore

Servizio civile: è boom di domande, a Milano 639 per 62 posti

Arrivano i primi dati ufficiali delle richieste dei giovani per il bando scaduto il 4 novembre, e sono senza precedenti: il rapporto è uno a sei, quasi il doppio del 2011. Anche l'Ufficio nazionale conferma la tendenza

di Daniele Biella

Numeri che fanno venire i brividi. Dalle prime anticipazioni che man mano arrivano dagli enti promotori di progetti di Scn, Servizio civile nazionale, una cosa è certa: mai, nella storia, si è arrivati a questo punto. Il caso più eclatante finora? Il Comune di Milano: 62 posti messi a bando, 639 domande. Proprio così: rapporto 1 a 10, ovvero nove candidati su dieci rimarranno a secco. L’incredibile accade anche per alcuni progetti della Regione Emilia Romagna (dove le punte parlano di venti domande per ogni posto), ma sono solo i primi dati, la sensazione è che il boom, che sembra comunque attestarsi in un rapporto di 1 a 6 (solo due anni fa, nell’ultimo bando, si era tra le tre-quattro domande per bando) questa volta sia davvero generalizzato e inaudito.

“Nelle ultime ore prima della consegna di lunedì 4 novembre 2013, fuori dalla nostra sede c’era una fila di cento persone”, commenta esterrefatto Claudio Di Blasi, presidente dell’associazione Mosaico, che ha raccolto 1100 domande per 200 posti disponibili. “Nel 2011 le domande sono state circa 500, per lo stesso numero di posti”. I Motivi? Da una parte la diminuzione delle posizioni disponibili, i 15.466 posti per l’Italia sono il record minimo da molti anni a questa parte. Ma poi c’è la crisi: “arrivano molti tra i 18 e i 20 anni, digiuni di storia del servizio civile, ma alla ricerca di un impiego, magari con la sola esperienza di un istituo professionale o un paio d’anni di lavoro come muratore”, aggiunge Di Blasi. “Buona parte del primo colloquio serve per spiegare loro cosa sia il Scn, molti di loro hanno presentato la domanda senza saperlo”, aggiunge Licio Palazzini, presidente di Arci servizio civile, l’ente che negli ultimi bandi ha ottenuto più posti e numero di richieste: in attesa di date certi, “anche per noi la tendenza è in aumento, di sicuro almeno sei domande per ogni posizione, e spesso a farle sono o giovanissimi o persone sui 27-28 anni con forti esperienze alle spalle, manca tutta la fascia centrale tipica degli scorsi anni”.

Raffaele De Cicco, direttore dell’Unsc, Ufficio nazionale servizio civile, si sta vedendo arrivare i primi dati ufficiali da tutte le regioni d’Italia, e conferma il trend: “Oggi siamo su sei domande per ogni posto, meno posizioni a bando e crisi economica sembrano avere quasi raddoppiato la forbice tra posti e domande”. In Regione Lombardia il dato è quello: 6600 domande per 1086 posti sono i dati relativi ai Comuni di Anci Lombardia, con l’allarmante exploit di Milano. In Regione Emilia Romagna, i dati di cinque province su nove parlano di 2.909 domande per 544 posti, con Bologna a quota 1.363 per 249 posti e Reggio Emilia 504 domande per 78 possibilità. “Dati resi ancora più eclatanti dal fatto che rispetto a due anni fa non abbiamo fatto spot video generali per la promozione, ma solo incontri mirati per presentare i progetti”, specifica Andrea Marisaldi, referente Scn per la Regione Emilia Romagna.

Ancora, per i 263 posti messi a bando per i propri progetti, Amesci ha ricevuto 1500 domande. "C'è necessità di una riforma complessiva del Scn, per renderlo in grado di assorbire questa forza giovanile. In una fase così delicata per l'Italia, messa a dura prova dalla crisi, il servizio civile può servire da collante sociale e luogo di opportunità", afferma Francesco Gentile, portavoce di Amesci.

Se per quanto riguarda i progetti all’estero, che contano su 450 posti disponibili, il dato dell’associazione Papa Giovanni XXIII parla di una stabilizzazione delle domande (109 domande per i 47 posti di Casco bianco, corpo civile di pace), altra tendenza impressionante è la distribuzione geografica: “il rapporto generale di 1 a 6 è omogeneo su tutta l’Italia, non come nel recente passato che era molto più sbilanciato a Sud che a Nord. La disoccupazione ha è esplosa anche a settentrione”, sottolinea Palazzini, che può gettare lo sguardo su ogni regione italiana data la capillarità degli enti legati ad Arci servizio civile. In mezzo a tanta preoccupazione, un dato positivo: “le domande dei giovani sono distribuite su tutti i settori, anche quelli che in passato ricevevano meno considerazione dai candidati, come i servizi agli anziani o alle persone con disabilità”, aggiunge Di Blasi.

Queste sono solo le prime considerazioni a caldo (le selezioni si stanno svolgendo in questi giorni), e molto altro sembra dietro l’angolo. Sul numero cartaceo di dicembre di Vita, dati completi e analisi di esperti su quello che sta accadendo in un mondo che sta diventando sempre più cruciali per capire come i giovani stanno, di fatto, affrontando una crisi economica che, nonostante negli ultimi tempi sia arrivato qualche proclama più ottimistico, stenta ad allentare la propria morsa.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA