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La donazione del sangue, fra volontariato e mercato

L’università Sapienza di Roma organizza un convegno a cui partecipano economisti e antropologi internazionali che interverranno sul rapporto fra compravendita e donazione di parti del corpo, come il sangue oppure gli organi. A Roma dal 27 al 29 novembre.

di Redazione

Una tre giorni che rappresenta la conclusione di un percorso di ricerca che gli studiosi dell’università la Sapienza di Roma stanno portando avanti da qualche anno. Il tema è affascinante e poco conosciuto.

«Ci sono Paesi in Europa come la Germania e l’Austria in cui il sangue è una merce, a differenza dell’Italia dove, come è noto, il sangue si dona, è un atto gratuito, volontario», esordisce Annamaria Fantauzzi, antropologa del Dipartimento “Storia, culture, religioni“ dell’ateneo di Roma.

«Si tratta dunque di un tema che al di là della ricerca accademica, è utile per il dibattito pubblico. La donazione di organi e di sangue sono infatti argomenti sempre di attualità. Dal convegno ci aspettiamo l’apertura di  nuove riflessioni che possono essere approfondite con ulteriori ricerche», considera la Fantauzzi.

«Il lavoro di ricerca è stato condotto anche grazie ad alcune realtà di volontariato. Importante è stata la collaborazione con Avis Toscana che ha contribuito a finanziare alcune borse di ricerca», conclude la Fantauzzi.

La prima giornata del convegno ha l’obiettivo di introdurre il tema grazie alle relazioni di due importanti esperti come gli economisti Luigino Bruni e Nicolò Bellanca e Philippe Steiner  sociologo che insegna all’università di Parigi. Si tratta di interventi  che indagano sul rapporto fra donazione e compravendita di parti del corpo umano, in particolare del sangue e di organi.

Nella seconda giornata saranno esposti alcuni lavori condotti da giovani ricercatori dell’università la Sapienza che hanno studiato il fenomeno della cessione di parti del corpo, in alcuni Paesi. Si illustreranno le esperienze di Etiopia, Ghana, Messico, Giappone, Argentina.

Il terzo giorno è dedicato alla tavola rotonda a cui siedono: Tullio Seppilli, presidente della Fondazione Angelo Celli e della Società italiana di antropologia medica; Luciano Franchi, presidente di Avis Toscana, Biagio Bosco, presidente di Avis Roma; Giuliano Grazzini, direttore Centro nazionale del sangue, Alessandro Nanni Costa, direttore Centro nazionale trapianti; Vincenzo Passarelli, presidente nazionale Aido, Vincenzo Saturni, presidente di Avis.

Il convegno si svolge a Roma, il 27 e il 28 novembre  al Centro servizi per il volontario del Lazio. Il 29 novembre alla facoltà di lettere e filosofia dell’università La Sapienza di Roma.


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