Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Solidarietà & Volontariato

L’addio a Padre Beniamino Rossi

Parla Padre Claudio Gnesotto, amico e collaboratore del missionario presidente della ASCS, mancato ad Haiti lo scorso 21 novembre

di Lorenzo Alvaro

L'infarto non gli ha dato scampo. Padre Beniamino Rossi, padre scalabriniano di origini cremonesi classe 1943,  si trovava nell'isola di Haiti per dei progetti di cooperazione allo sviluppo per i quali si è molto prodigato. Subito dopo pranzo, a causa di un malore, è stato portato all’ospedale dei Camilliani a Port-au-Prince, dove è deceduto. Vita.it ha contattato Padre Claudio Gnesotto, suo amico e collaboratore, per ricordarlo. Padre Claudio ha innanzitutto voluto sottolineare che «parlo a nome dei confartelli scalabriniani ma anche degli operatori e volontari della ASCS che lui chiamava i suoi "ASCS boys and girls”».

Padre Beniamino era in questi giorni molto impegnato sull'emergenza filippina…
Si, un impegno che aveva seguito in sordina. Nel senso che la mobilitaziuone era partita dalla comunità filippina della parrocchia del Carmine. Beniamino lpaveva sostenuta e accompagnata.

È mancato però ad Haiti. Cosa ci faceva lì?
Oltre ad essere vicario parrocchiale del Carmine era ad Haiti in veste di presidente dell'associzione Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo –  ASCS. Era lì per seguire dei progetti che aveva avviato al tempo del disastro.

Si può dire che la missione era il tratto distintivo di Padre Beniamino…
Si, il suo tratto distintivo era proprio questa sua vocazione missionaria che si evidenziava in particolare sui migranti

Come mai?
Credo che il motivo fosse che aveva abbracciato in toto il carisma di Giovanni Battista Scalabrini. Amava questo carisma e ha fatto tantissimo per aprire piste nuove per andare veramente a sostenere i più bisognosi. E aveva capito che i più fragili erano proprio coloro che erano obbligati alla mobilità. Impegno che lo ha sempre visto in prima linea sia dal punto di vista religioso, quindi pastorale, che da quello politico e sociale, facendo sempre pressione nei confronti di società e politica perchè ci fosse un'attenzione diversa nei confronti dei migranti. Un impegno che lo ha visto al lavoro sia nei posti di approdo delle migrazioni, come il confine tra Guatemala e Bolivia o Messico e Usa, sia dai punti di partenza dei flussi, come Monzambico, Sud Africa o Haiti.    

Immagino che fosse contento dall'avvento di Papa Francesco…
Si era galvanizzato da Bergoglio. Il perchè credo, se posso permettermi questo paragone, tra i due c'è un tratto comune.  Ed è il senso della misericordia divina. Padre Beniamino è stato anche nostro superiore.regionale. E ha guidato per sei anni i missionari in Europa e Africa. Ha sempre cercato di farci capire che i limiti umani sono tanti e che bisogna arrivare ad amarli, sia i nostri che quelli altrui. Solo così è possibile amare veramente.   

Che giorni sono questi che vi vedono in lutto?
Da quando è scoppiata questa bomba, cioè da quando abbiamo divulgato la notizia stiamo ricevendo tanti attestati d'affetto e stima. E anche di dolore. Pensiamo per altro di non essere riusciti a contattare tutti. Speriamo, una volta tornati in possesso del suo cellulare, di riuscire a rispondere a tutti e raggiungere chi ancora non abbia ricevuto la nostiza.

Che ricordo rimane di Padre Beniamino?
Quando incontrava qualcuno, chiunque, lo faceva sempre col sorriso. Anche se era teso o preoccupato di fronte a chi chiedeva aiuto, riusciva sempre ad essere sereno ed ascoltare. In tanti in questi giorni mi hanno detto che con loro aveva "perso tempo”. Si è sempre soffermato con ciascuno mai con fretta o disattenzione. Questo mi fa venire in mente una frase, anche se non so se sia sua, che soleva ripetere spesso.

La può condividere con noi?
Certo. «È bello sognare i sogni degli altri». Può in un certo senso racchiudere tutto Beniamino


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA