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Politica & Istituzioni

Davide Faraone, attivista contro i ghetti per i bimbi autistici

Palermitano, classe 1975, una lunga carriera politica iniziata come segretario cittadino dei Democratici di Sinistra. Oggi Renzi l'ha voluto nella nuova segreteria, come responsabile welfare e scuola. Due temi che lui ha già unito nella battaglia per la piena inclusione degli alunni con autismo

di Sara De Carli

Davide Faraone è l'uomo che Matteo Renzi ha appena scelto come responsabile di welfare e scuola all’interno della nuova segretria del Pd. Una squadra giovane, con 7 donne e 5 uomini.
Faraone è nato a Palermo il 19 luglio del 1975. Sposato, è padre di una bimba di nove anni, a cui un'ora fa ha dedicato, in un tweet, il suo nuovo incarico («a Saretta», si legge nella sua timeline).

Il suo nome, nel mondo dell’informazione sulla disabilità, era rimbalzato da un sito all’altro la scorsa estate: Faraone infatti aveva alzato gli scudi contro la «scuola materna speciale» per bambini autistici deliberata dal Consiglio comunale di Palermo. Una propsta, aveva detto «che ci riporta indietro di secoli. Questa proposta si pone fuori dalla legge italiana sull'integrazione dei bambini disabili a scuola, che è una tra le più avanzate al mondo. Così aumenterebbe il grado di discriminazione e di allontanamento dal resto della società. L'autismo ha bisogno di un sostegno e cura particolari, non di isolamento o sezioni speciali».
L’amministrazione comunale aveva poi specificato che non era in atto alcuna creazione di una scuola “riservata” a bambini autistici, ma di avviare invece «una scuola materna di sua proprietà ad orientamento cognitivo-comportamentale, con personale specializzato in tecniche validate a livello mondiale (Aba, Teacch, Pecs)», non riservata ai bambini autistici ma molto specializzata sui trattamenti ad essi utili. Un «corto circuito comunicativo», si era detto, nato dall’oggetto della mozione: “Istituzione scuola materna per bambini affetti da sindrome autistica”, un titolo certamente fuorviante».

A settembre poi Faraone aveva stigmatizzato anche l’episodio avvenuto scuola elementare di Mugnano, vicino a Napoli, da cui alcuni genitori avevano chiesto per i figli uno spostamento, per la presenza in classe di un compagno autistico. «È essere un campanello di allarme per tutti, soprattutto per chi fa politica, che ha il dovere di garantire il diritto allo studio e l’integrazione e inclusione dei bambini autistici. L’episodio della scuola di Mugnano rischia di diffondere allarmismi e cattive pratiche: non vorrei che divenisse la scusante o l’anticamera delle classi ghetto per i bambini portatori di handicap, e lo dico da papà», aveva detto Faraone.
 


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