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La qualità batte la crisi: è boom per bio, Dop e Igp

Negli ultimi due anni i consumi di prodotti biologici e a denominazione di origine e a indicazione geografica protetta sono cresciuti in Italia rispettivamente dell'8% e 5%, contro una diminuzione nelle vendite dei prodotti convenzionali che sfiora il 2%. Un segnale che conforta i produttori del made in Italy

di Gabriella Meroni

Nonostante la crisi, che ha colpito anche il settore dei consumi alimentari, il 2013 è stato un ottimo anno per i prodotti di qualità: sono cresciute infatti le vendite dei cibi bio, mentre nel 2012 i Dop e Igp hanno a loro volta conquistato i favori dei consumatori italiani. Numeri sorprendenti che sono stati resi noti dall'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) e riportati da Greenplanet.
Ma andiamo con ordine. Nel suo ultimo bollettino, relativo al 2013, l'Ismea scrive che i consumi domestici di prodotti bio confezionati nella grande distribuzione sono cresciuti in un anno del 7,9% rispetto a settembre 2012. Gli incrementi maggiori all’interno della grande distribuzione hanno interessato le vendite di biscotti, dolciumi, snack e uova, con risultati ben superiori alla media. È sempre Ismea a registrare, nello stesso periodo, un calo complessivo delle vendite dei prodotti convenzionali dell'1,8% rispetto al 2012.
Anche in Europa il bio fa boom: il rapporto 2013 della Commissione sullo stato dell’agricoltura biologica nella UE ha rilevato infatti che in un decennio, dal 2002 al 2011, la superficie coltivata bio è quasi raddoppiata, passando da 5,7 milioni di ettari a 9,6 (il 5,4% del totale). Le aziende sono 186 mila, decuplicate dal 2003 al 2010.
Buone notizie anche per i prodotti alimentari italiani a marchio Dop e Igp. Anche se cifre precise sul 2013 ancora non sono disponibili, Ismea ha appena tracciato un'analisi accurata del 2012, dove i prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica protetta, sia sul fronte produttivo, sia sul piano del risultato economico, segnano una tendenza alla crescita: +2% del valore alla produzione, che ha raggiunto nel 2012 i 7 miliardi di euro grazie soprattutto alle vendite all’estero, +5% nel giro d'affari al consumo. Più in dettaglio, spicca il balzo in avanti del fatturato alla produzione e al consumo degli ortofrutticoli (rispettivamente +25% e +22%), mentre per i formaggi il giro d’affari alla prima fase di scambio ha registrato una lieve crescita (+1% circa) a fronte dell’incremento di oltre il 6% del valore ai prezzi finali. Sul fronte produttivo, l’intero comparto nazionale delle Dop e Igp è cresciuto in termini quantitativi di oltre il 5% nel 2012, grazie in particolare al buon contributo di ortofrutticoli, cereali e formaggi. 
 


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