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Siria, l’Onu rinuncia a contare i morti

L'Alto Commissaraito per i diritti umani ha annunciato che la conta delle vittime del conflitto è ferma a luglio 2013 (quando erano 100mila) e non può più essere aggiornata per la scarsa attendibilità delle fonti. L'Onu non ha accesso in Siria, quasi tutte le ong sono fuggite, nel paese regnano solo guerra e caos. E il mondo sembra essersene dimenticato

di Gabriella Meroni

L'Onu alza bandiera bianca in Siria. E non è quella della pace, tutt'altro: l'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha infatti annunciato di aver smesso di conteggiare il numero dei caduti nella guerra che insanguina il paese. Non si sa, quindi, e non si saprà in futuro quante persone – civili, guerriglieri, uomini, donne o bambini – muoiono o moriranno in Siria, o meglio sono morte da luglio 2013 a oggi: la macabra conta è infatti ferma a sette mesi fa, quando secondo l'Onu le vittime erano già 100mila.
Il motivo della rinuncia, ha dichiarato il portavoce Rupert Colville, è semplice: la mancanza di fonti di informazioni attendibili, visto che l'Onu non ha accesso diretto in Siria e dunque non riesce a verificare l'attendibilità delle cifre. "E' sempre stato difficile avere certezze", ha spiegato Colville, "abbiamo sempre lavorato al limite dei nostri standard quanto all'accuratezza delle informazioni. Ma da qualche mese non riusciamo a garantire neppure i livelli minimi di attendibilità, così abbiamo preferito non aggiornare il conteggio delle vittime in Siria".
Finora le fonti dell'Alto Commissariato erano state "un certo numero" di ong presenti nel paese, che però negli ultimi tempi sono diventate troppo poche: "Nell'ultimo anno non siamo riusciti a contattare più di due o tre ong sul campo", ha spiegato ancora il portavoce. "Non ce la sentiamo di continuare in questo modo". Rupert Colville ha concluso dicendo che le Nazioni Unite non possono al momento considerare validi neppure altri conteggi diffusi da ong come per esempio il Syrian Observatory for Human Rights, che ha recentemente parlato di un totale di 130 mila morti in Siria dal marzo 2011.


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