Politica & Istituzioni

Renzi: la stabilizzazione del 5 per mille nel patto di legislatura

Durante la Direzione nazionale il segretario del Pd cita, tra gli errori del Governo Letta, anche le politiche nei confronti del non profit che “continua ad essere umiliato”

di Silvano Rubino

«Possiamo dire che se il governo fa bene si merita il nostro applauso e che se va male le nostre critiche? Far  notare gli errori per rimediare non è cercare di fare le scarpe al premier. Chi fa notare gli errori è qualcuno che ti vuole bene».

E tra gli errori e le cose che non vanno di questo governo, Matteo Renzi, nella sua relazione nella direzione del Pd, cita anche le politiche per il non profit che «continua ad essere umiliato ogni giorno», e ad essere umiliati sono «5 milioni di cittadini che esprimono la parte migliore della vita sociale». Tra le scelte di non umiliazione quotidiana, il segretario Pd cita il 5 per mille, che, dice Renzi, «non può più essere una gentile concessione alle associazioni, ma una libera scelta dei cittadini nei confronti delle associazioni», 18 milioni di cittadini che lo hanno scelto. E ancora il quadro di vantaggio per le formazioni politiche che il decreto legge Letta sul Finanziamento dei partiti concede rispetto alle oragnizzazioni non profit. Dice Renzi: «Ma perchè deve essere conveniente dare ai partiti più che alle associazioni di ricerca sul cancro?». Questi sono errori imperdonabili come «quello sulle slot machine, se il governo continuerà in questi errori noi dobbiamo contestarlo, incalzarlo».

Tra i temi di critica al Governo, poi, Renzi, cita quindi quello legato alle Slot, con l'emendamento che prevedeva un condono per i gestori delle macchinette. Sembra quindi che finalmente il 5 per mille entrerà nell'agenda di Governo e che la sua stabilizzazione possa diventare uno dei capitoli del famoso «patto di coalizione» di cui si discute da mesi.


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