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È il Friuli la settima regione no slot

Approvata la legge contro il gioco d'azzardo legalizzato. Da oggi competenze ai sindaci e divieto di pubblicità. A latitare rimane solo Roma. In allegato il testo della legge.

di Lorenzo Alvaro

Il Firuli Venezia Giulia è la settima regione che si dota di una legge per la prevenzione del gioco d'azzardo patologico (in allegato il testo). Con 37 voti favorevoli su altrettanti presenti sono state approvata le «Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e patologie correlate» (in allegato il testo).

La norma si articola su due filoni: quello della prevenzione e quello di cura e recupero, coinvolgendo il mondo della sanità e del sociale, prevedendo azioni di sensibilizzazione e informazione, attività di formazione e la promozione di un marchio regionale da attribuire agli esercizi pubblici o circoli privati che rifiutano apparecchiature per il gioco. Introdotte anche agevolazioni fiscali per gli esercenti che rinunciano ad installare in bar e locali le macchinette video poker.

La posizione della giunta è stata espressa dall'assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, che ha definito «importantissima in questo ambito l'opera di prevenzione».
Non sono naturalmente mancate le reazioni del mondo dei giochi. Massimiliano Pucci, presidente dell’associazione di gestori Astro e vicepresidente di Confindustria Giochi ha sottolineato come si tratti di «un testo frettoloso, pensato senza aver ascoltato gli operatori del settore».

Cuore della legge regionale, naturalmente, le competenze ai Comuni, cui è data la competenza territoriale. Anche in Friuli «non è consentito l’insediamento di attività che prevedano locali da destinare a sala da gioco o all’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito a una distanza, determinata dalla Giunta regionale, entro il limite di cinquecento metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile o altri luoghi di aggregazione in genere». Al bando infine anche la pubblicità che è vietata sia relativamente «all’apertura che all’esercizio di sale da gioco».

Il Friuli Venezia Giulia si va aggiungere all lista delle Regioni no slot insieme a Liguria, Lombardia, Lazio, Toscana. Emilia Romagna e Puglia. A latitare a quento pare per ora rimangono solo Roma e il Governo centrale. 


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