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Gatti: Fini-Giovanardi abolita, si guardi subito avanti

Intervista a Riccardo Gatti, Direttore del Dipartimento dipendenze della Asl di Milano e referente di droga.net

di Redazione

Nel suo blog, Droga.net, Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento dipendenze della Asl di Milano, aveva anticipato la decisione della Consulta: "bisogna cambiare l'approccio verso i problemi legati alle drgohe, è più centrale incidere sull'abuso che discutere sulla legalizzazione o meno delle droghe leggere", ha argomntato nel post intitolato 'Effetto di mascheramento'. Mentre la Comunità di San Patrignano si dice "preoccupata per la cancellazione di norme che facilitano il ricorso a misure alternative al carcere, che oggi sarà possibile solo per condanne sotto i 4 anni, contro i 6 della Fini Giovanardi, con il recupero che diventerà più difficile", Vita.it ha raggiunto proprio Gatti per una valutazione a caldo sul forte cambiamento di rotta che impone la decisione dell'organo giuridico.

Cosa cambia ora con l'abolizione della legge?
Dal punto di vista giuridico e carcerario, si vedrà nelle prossime settimane. A livello legislativo si dovrebbe tornare alla legge Jervolino-Vassalli, che però, come del resto la Fini-Giovanardi, basa il suo impianto addirittura sulla legge 685 del 1975.

Quasi 40 anni fa…
Infatti. Il mondo è cambiato, la sua velocità è aumentata a dismisura, le droghe di oggi non hanno niente a che vedere con quelle di ieri. Per questo è importante sottolineare come la questione, a livello politico e non, della discussione su droghe leggere e droghe pesanti, seppur importante non è il cuore del problema, è di contorno.

In che senso?
Bisogna concentrarsi sul problema dell'abuso in generale, di sostanze illecite ma anche lecite. Sto parlando di una nuova normativa che preveda anche la ridiscussione delle convenzioni internazionali, che sia più moderna e superi il discorso in merito alla legalizzazione della cannabis. Quindi va ripensato completamente l'impianto, perché nascono nuove droghe ogni giorno e senza un ammodernamento del sistema non si sta al passo con i tempi e con la realtà, che era già molto avanti tempo fa, figuriamoci ora che con la decisione della Consulta, legittima come ogni decisione giudiziaria, si torna indietro al 2006, quando venne emanata la Fini-Giovanardi. Un'ultima valutazione: sta cadendo il mito che si possa decidere a tavolino cosa la gente debba consumare e cosa no, per tutti i prodotti non solo per le droghe, e questo è un passaggio importante per compiere azioni al passo con i tempi.
 


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