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Cooperazione & Relazioni internazionali

Caso Congo, nessuna novità per bambini e famiglie

Dopo tante promesse e appelli, le famiglie che hanno adottato piccoli congolesi sono rientrate senza i figli, e la delegazione ufficiale che avrebbe dovuto venire in Italia non è ancora partita da Kinshasa. E mentre gli enti autorizzati continuano a sostenere le coppie, chiuse nel loro dolore, la caduta del governo complica le cose. Non dimentichiamoli

di Gabriella Meroni

E’ ancora in sospeso la triste vicenda delle famiglie italiane che hanno adottato figli in Congo, e che dopo essere state bloccate nel paese africano per motivi tecnico-burocratici sono state costrette a rientrare in Italia lasciando i loro bambini in una casa famiglia a Kinshasa. Nonostante l’invito da parte delle autorità italiane, infatti, la tanto attesa delegazione congolese che sarebbe dovuta venire a verificare le condizioni di vita in cui i bambini adottati vivono in Italia, e quindi essere rassicurata sul futuro dei loro piccoli connazionali, non è ancora arrivata né è data in partenza a breve. Sono state smentite quindi le previsioni ottimistiche del commissario CAI Francesco Mennillo, che aveva dato i funzionari congolesi in arrivo già a gennaio.
Le famiglie, dal canto loro, si consumano nell’attesa e continuano a chiedere rispetto per il loro dolore, anche se secondo gli enti autorizzati che le hanno seguite nel loro percorso adottivo “sono sollevate almeno dal pensiero che i loro figli si trovano in case famiglia accoglienti e ben attrezzate e non negli orfanotrofi in cui vivevano prima”. Tornare nelle strutture precedenti infatti avrebbe significato per loro vivere un secondo abbandono, che non gli avrebbe permesso di credere alle promesse dei nuovi genitori che hanno giurato che li andranno presto a prendere, e che non vedono l’ora di ripartire per Kinshasa e riabbracciarli.
E mentre dunque si aspetta la delegazione congolese, e anche un segnale di attenzione politica alla vicenda da parte del governo italiano (il quale è però purtroppo in altre faccende affacendato), gli enti autorizzati non cessano di sostenere in ogni modo le famiglie. Enzo B, per esempio, ha fatto sapere che la sottoscrizione aperta a favore delle coppie adottive ha raccolto quasi 5000 euro (4882 per la precisione), che andranno interamente a contribuire ai nuovi esborsi relativi a volo aereo, soggiorno, visti ecc. 
Il 28 gennaio – fa sapere l’associazione – è stata inviata a Kinshasa una prima tranche che, su indicazione delle stesse famiglie, sono stati destinati “alla parziale copertura delle spese mediche dei bambini, alle spese vive del loro mantenimento e soggiorno in attesa che i genitori tornino a prenderli”. “Certo siamo lontani dalla copertura di tutte le spese che sarà necessario affrontare”, sottolinea Enzo B, “ma anche a nome delle famiglie ringraziamo tutte le persone che hanno deciso di sostenerle economicamente in questo momento difficile e tutti coloro che ancora vorranno contribuire”.
Per farlo, è possibile utilizzare un bonifico bancario sul conto di Banca Prossima 
IBAN IT38X0335901600100000003660 
intestato a Associazione ENZO B Onlus, Via O. Vigliani 104, 10135 Torino
“UN AIUTO ALLE CONGO FAMIGLIE”
 
 


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