Sanità & Ricerca

Sotto stress le donne diventano generose, gli uomini egoisti

Uno studio scientifico parla chiaro: in situazioni difficili gli individui di sesso maschile tendono a concentrarsi su di sé e a chiudere le porte al mondo, mentre le donne al contrario diventano più sociali ed empatiche. Tutta colpa di un ormone...

di Gabriella Meroni

Quando il gioco si fa duro, gli uomini pensano a se stessi, le donne agli altri. E’ questa la conclusione a cui è arrivato uno studio condotto da una ricercatrice italiana e che sarà pubblicato a maggio sulla rivista dell’International society of psichoneuroendocrinology. In situazioni di stress, è la tesi della professoressa Giorgia Silani della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, gli individui di sesso maschile tendono a diventare più egocentrici e meno capaci di interagire a livello sociale, mentre le donne, al contrario, diventano più aperte e altruiste.
Lo studio prende in esame il comportamento umano di fronte a situazioni che generano stress; uno stato che di per sé non è negativo, in quanto consente di recuperare risorse aggiuntive e preparasi a rispondere. Ebbene, esistono due modi di reagire: il primo si chiude in se stesso, il secondo tende ad aprirsi agli altri, anche per cercare aiuto. Ovviamente, chi reagisce nel primo modo – nota la ricerca – avrà un livello minore di empatia, chi sceglie il secondo sarà più disposto a identificarsi con gli altri. E a livello psicosociale, le donne appartengono al secondo gruppo, gli uomini al primo.
Una diversità che secondo i ricercatori si spiega con i diversi livelli di ossitocina ( chiamato anche “l’ormone della fiducia”, importante regolatore del comportamento sociale) presenti nel sesso maschile e femminile: le donne, avendone molta di più in situazioni di stress, si comportano in modo più affettivo e meno egoista. 
 


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