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Sostenibilità sociale e ambientale

Kyoto Club a Renzi: «Basta indugi sui bioshopper»

Il manifesto del Kyoto Club chiede al Presidente del Consiglio Renzi di applicare la legge italiana sugli shopper: un viatico in vista del semestre italiano nella Ue e una sfida positiva per la bioeconomia.

di Antonietta Nembri

Piena e immediata applicazione della legge italiana sugli shopper. È quello che viene chiesto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi dal Kyoto Club. In un manifesto – appello (in allegato) viene spiegato come ciò possa costituire non solo un “ottimo viatico” per l’imminente presidenza italiana dell’Ue, ma anche perché l’Italia possa candidarsi a guidare la sfida della bioeconomia. «Ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio affinché completi la svolta e consenta una piena e immediata applicazione della legge italiana sugli shopper. Questo l’obiettivo del nostro manifesto», ha dichiarato Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club.

I continui rinvii che dal 2007 si stanno susseguendo sull’applicazione della legge sugli shopper, del resto, non permettono di chiudere l’epoca dei sacchetti in plastica usa e getta. In pratica si chiede di dare corso al divieto di commercializzazione dei sacchetti usa e getta non compostabili e non biodegradabili.
Un occhio all’ambiente e uno all’economia, a un’economia che sia green e che ha molte potenzialità di sviluppo anche dal punto di vista occupazionale.

Nell’appello a Matteo Renzi viene ricordato come “La chimica verde, l’innovazione tecnologica applicata alla ricerca, gli investimenti veri e profondi” sono stati già fatti con investimenti privati, senza denaro pubblico, ma che non possono esprimere tutto il loro potenziale proprio per i continui rimandi alla messa al bando dei sacchetti di plastica.

Nel documento prodotto dal Kyoto Club, inoltre si sottolinea come shopper compostabili, raccolta differenziata della frazione organica, ma anche il modello della sporta riutilizzabile, non solo sono opportunità ambientali, ma lo sono anche per il settore chimico italiano che si può basare su fondamenta diversi del passato.

Il manifesto è già stato sottoscritto da oltre sessanta personalità: dai sindaci ai presidenti di organizzazioni di categoria, dai segretari di organizzazioni sindacali ai rappresentanti del Terzo settore.
Le nuove adesioni possono essere fatte scrivendo a: e.marcon@kyotoclub.org
 


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