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Il lato umano della rivoluzione prende vita

Una mostra organizzata da dei giovani studenti di Milano promuove un messaggio di fratellanza che va oltre le ideologie politiche, la fede religiosa e la condizione sociale

di Redazione

Il 25 marzo 2013 il gruppo studentesco SWAP (Share With All People) ha esordito con la sua prima grande iniziativa.
Presso il cortile d'onore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano è stata inaugurata la mostra "Quando i valori prendono vita", alla presenza del coordinatore della mostra Wael Farouq, del dottor Mario Gatti, del console egiziano Ali El Halawany, del console libanese Walid Haidar, di padre Samir Khalil Samir e di numerose altre personalità impegnate da anni nel dialogo fra cristiani e musulmani.

Quello che ha vinto martedì scorso è stato lo spirito di Swap,l'amicizia fra giovani che vogliono capire se stessi,valorizzando la propria identità e il valore della diversità.

Questo progetto, inizialmente, è partito dal desiderio di mostrare le sofferenze della popolazione egiziana e di denunciare le violenze subite dai cristiani. «Un evento in particolare ha suscitato in noi molto sdegno:la storia della piccola Mariam, bambina di otto anni, colpita da dodici pallottole all'uscita dalla chiesa della Vergine Maria al Cairo, nella quale si era recata per celebrare il matrimonio di due amici di famiglia.
Tuttavia, l'amicizia nata fra di noi durante i nostri incontri ci ha fatto capire che non dovevamo mostrare le solite notizie di cronaca, ma focalizzarci sulle tante persone che hanno condotto questa fase della storia. Abbiamo voluto sottolineare l'aspetto umano delle loro storie che, dal nostro punto di vista,sono molto rilevanti,perché sono in grado di comunicare un messaggio positivo di unione, al di là delle ideologie politiche, della fede religiosa e della condizione sociale.

Lo scopo della mostra  non è di rendere tributo all'Egitto ma agli egiziani. «Non vogliamo parlare della politica di un paese ma dei suoi cittadini, dei giovani che hanno sconfitto la paura e sono scesi in piazza, non per prendere il potere ma per cambiarlo. Molti di loro hanno sacrificato la propria vita, concretizzando valori, messaggi e le verità universali»

L'amicizia tra Mina Daniel e Tareq el Salafi, il coraggio di Samira Ibrahim, la stoica battaglia della dottoressa Mona Mina,la speranza del furore giovanile di Gika e il sentimento di olidarietà di Mohamed Kristy esprimono valori che trascendono la religione e la politica, giungendo direttamente allo spirito di ognuno e  alimentando la speranza.

Qui la video intervista al professor Farouq e le foto della mostra.


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