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Anche quest’anno Vita Makers supporta il #freelancecamp

Giuseppe Lanzi, Ceo della società di consulenza, racconta a Vita.it l'edizione 2014 dell'evento

di Miriam Bertoli

Ok, l’anno scorso e quello prima si chiamavano Sisifo Italia, poi sono cresciuti all’interno del Gruppo Vita e quest’anno si chiamano Vita Makers. Ma sono sempre loro, solo più grandi. E per il terzo anno sono sponsor del FreelanceCamp. Saranno con noi, a Marina Romea, Giuseppe Lanzi, CEO di Vita Makers e Clodia Vurro, senior advisor per le aziende e docente in Università Bocconi.

Lanzi, che cosa fa Vita Makers?
Vita Makers affianca le organizzazioni in percorsi di resilienza che partono dalla sostenibilità, ma potenzialmente non si concludono. Ci mettiamo al fianco delle persone dentro le organizzazioni con servizi di consulenza strategica, ingaggio, progettazione e fornitura di contenuti, creazione di reti di relazioni per renderle più vicine ai loro stakeholder. La fusione tra Sisifo Italia e Vita Consulting non è stata un semplice cambio di nome; abbiamo unito delle forti professionalità sulla sostenibilità: Sisifo più ambientale, Vita più sociale, senza tralasciare l’aspetto economico e quello digitale. Abbiamo anche alzato l’asticella del nostro impegno con una profonda riflessione, anche sulle parole, e siamo arrivati a lavorare sulla “resilienza” delle organizzazioni. Che cosa significa per noi resilienza?
Definiamo Resilienza delle Organizzazioni «la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sostenibili e sfidanti, affrontando le crisi e mantenendo l’equilibrio dinamico con gli interlocutori, attraverso processi di cambiamento e innovazione». Quando scrivi la vision di una nuova avventura imprenditoriale devi raggiungere livelli di sintesi estrema; lo abbiamo fatto pur esplorando etimologia, significati in psicologia, fisica, persino teologici e filosofici, ma non siamo riusciti a farlo in un tweet! La resilienza è un modo di essere, non sono (solo) cose da fare. Mi piace sottolineare come i verbi latini sottostanti – salio e resilio – portino con sé il senso del balzo repentino, veloce, deciso ed efficace. Originariamente poteva indicare la capacità di risalire sulla barca rovesciata. Hai mai provato a risalire su di una barca rovesciata? Intellettualmente è una cosa estremamente semplice, ma se non fai un balzo repentino, (se non rispondi tempestivamente alla tua crisi) la barca si rovescia sopra di te… ti ricorda qualcosa? Spesso mi chiedono quale sia la differenza tra “sostenibilità” e “resilienza”; in estrema sintesi, e pur non preciso al 100%, sostenibile è chi non danneggia l’ambiente (sopporta) mentre è resiliente chi va oltre e sostiene l’ambiente (supporta)… dovremmo aprire una parentesi su cosa sia l’ambiente, ma per il momento fermiamoci qui 😉

Di che cosa ci parlerete al FreelanceCamp 2014?
Quando ci siamo interrogati su cosa fare al FreelanceCamp 2014, mi è venuto in mente che continuo a dire che non credo nelle personalità giuridiche impersonali, in quanto le organizzani sono formate da persone… qual è l’organizzazione, l’azienda che meglio risponde a questa definizione se non proprio il freelance che è una azienda individuale? Mi sono chiesto allora quali contenuti potessimo offrire a questo tipo di “organizzazione”… Ne ho parlato con te (ndr: Miriam) e dalla riflessione che è scaturita abbiamo constatato che al particolare tipo di impresa che è il freelance non si propongono mai percorsi di resilienza, sostenibilità e reponsabilità sociale. Perciò abbiamo deciso di farlo noi.

di Miriam Bertoli da freelancecamp.net


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