Economia & Impresa sociale 

Amabile, la prima birra che fa anche bene all’ambiente

Rappresenta la nuova rivoluzione green di Birra Castello che lancia il primo prodotto a emissioni ridotte di anidride carbonica. Risultato di una collaborazione con Gruppo Rem e il Ministero dell’Ambiente

di Redazione

Inserita nella nuova linea Birra Castello, che enfatizza il concetto di gusto italiano in quattro nuovissime declinazioni (Amabile, Forte, Intensa e Delicata), l’Amabile green è il risultato di un percorso ambientale  molto sentito da Birra Castello, ed è  il primo prodotto a emissioni di anidride carbonica ridotte (e in futuro compensate). Il brand è famoso per la sua "birra senza una storia", come recita la curiosa Campagna pubblicitaria in questi giorni on line sul portale internet dell'azienda.

Tutto ha preso il via con l’intesa firmata con il Ministero nella prospettiva di  indirizzare la propria politica ambientale verso il settore climatico, attraverso iniziative e impegni in linea con le politiche governative nell’ambito del Protocollo di Kyoto e del pacchetto “Clima-Energia” dell’Unione europea.

«Ci siamo impegnati con il Ministero – spiega il presidente di Birra Castello S.p.A., Paolo Trussoni -, perché vogliamo rispondere sempre più alla crescente sensibilità dei consumatori verso il valore ambientale delle proprie scelte, e anche perché ci siamo resi conto di quanto il rispetto dell’ambiente sia un fattore sempre più importante di competitività».

Aderendo al Programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale, Birra Castello S.p.A. si è dunque avviata lungo un percorso di valutazione della propria “Carbon Footprint” e delle relative misure per ridurla. Un aspetto, questo, in cui l’azienda crede molto, tanto che è già stato esteso dalla referenza della bottiglia di Birra Castello Premium 33 cl, appunto alla linea di Castello Amabile vetro in bottiglia da 50 cl e da 25 cl. Importante la collaborazione con Gruppo Rem, agenzia di comunicazione leader in Italia nel campo della green consultancy.

Il Gruppo Birra Castello S.p.A., nato nel ‘97 rilevando il complesso produttivo a un altro storico marchio friulano, è giunto oggi a una produzione che nel 2013 ha raggiunto i 1.277 ettolitri e un fatturato di 102.500 milioni di euro. Presente su tutto il territorio nazionale e in numerosi mercati esteri con i marchi Birra Castello, Dolomiti, Superior e Pedavena, nel canale Horeca e nella GDO, Birra Castello S.p.A. (che ha rilanciato, dopo averlo acquisito nel 2006, anche lo storico stabilimento di Pedavena – BL, fondato dai fratelli Luciani nel 1897) è al terzo posto come polo produttivo a livello italiano e da anni conferma una crescita a doppia cifra sia a valore che a volume, distinguendosi rispetto all’andamento del mercato.

Un successo basato anche su alcune scelte di chiara matrice ambientale: oltre ad aver potenziato la logistica su treno per ridurre le emissioni di CO2, insieme all’accordo con il Ministero dell’Ambiente, l’azienda ha infatti intrapreso un progetto di tracciabilità del malto, nell’ottica di realizzare una filiera trasparente, nel rispetto del consumatore e dell’ambiente. Per la Amabile, ma anche per la Forte il malto è 100% italiano e completamente tracciabile, tanto che si può risalire alla provincia di produzione, per conoscere il contributo italiano anche delle materie prime.

La nuova linea composta da Amabile, Forte, Intensa e Delicata rappresenta sicuramente una novità di prodotto grazie allo sviluppo di nuove ricette, ma anche novità a scaffale, grazie a una rivoluzione delle categorie delle birre, chiamate adesso per nome, novità in termini di comunicazione, grazie a un restyling dell’etichetta dove si sono utilizzati colori molto più intensi e contemporanei, e novità di formato. Tutta la linea è sviluppata nel formato da 50 cl, molto più sofisticato e ideale per un consumo individuale, e la Castello Amabile, con un gusto pensato anche per un pubblico femminile, è disponibile nel formato da 25 cl in cluster da 6, il preferito dalle quote rosa, in forte aumento nel consumo di birra.
 

«L’azienda sta crescendo molto anche grazie ai suoi innovativi progetti – conclude Eliano Verardo, Ad di Birra Castello S.p.A. -, tutti in linea con le tendenze del mercato e le esigenze del suo consumatore. I recenti investimenti che abbiamo intrapreso nello sviluppo della nuova linea di prodotti, nella tracciabilità e nelle politiche ambientali, costituiscono passi molto importanti che ci hanno permesso di rinnovarci sotto diversi aspetti e di investire su un futuro costruito sull’italianità e sull’ambiente in cui è siamo inseriti».



CHI E'. Birra Castello SpA rappresenta uno dei pochi  gruppi imprenditoriali italiani del settore birrario. Dal 2006, allo stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD) si è aggiunto quello storico di Pedavena (BL), fondato nel 1897, distintosi da sempre per la qualità dei suoi prodotti, vincitori di numerosi premi internazionali. L’esperienza e il know-how di oltre cento anni di tradizione birraria locale sono state rivisitate dal nuovo management alla luce delle moderne tecniche di gestione e controllo. Oggi è presente nel mercato con i marchi Birra Castello e Pedavena, ai quali recentemente è aggiunto Birra Dolomiti, prodotto nato da un progetto di filiera locale integrata, vista la tradizionale importanza attribuita al territorio e alla qualità delle materie prime. Di recente il Gruppo ha lanciato Superior, un nuovo progetto birrario nato nell’antica Fabbrica di Pedavena con  la volontà di offrire una birra eccellente, una vera innovazione  dalle caratteristiche organolettiche superiori con una ricetta Pils.


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