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Ucraina, al Villaggio Sos di Lugansk emergenza sicurezza

I bambini del Villaggo di Lugansk non vanno a scuola, in una comunicazione arrivata dall'Ucraina i responsabili dicono che ora la prima preoccupazione è la sicurezza. Nel Villaggio di Brovary, vicino a Kiev, i disegni dei piccoli ritraggono armi e morti

di Relazione

Mentre gli occhi del mondo sono puntati sull’Ucraina e sulla sua guerra civile strisciante a  Sos Villaggi dei Bambini l’attenzione è molto alta per le notizie che giungono dal Paese. L’organizzazioni è presente in Ucraina dal 2003 dove ha iniziato a lavorare sostenendo le famiglie più vulnerabili del quartiere Podol, di Kiev, dapprima attraverso la distribuzione di pacchi alimentari, poi attraverso un sostegno più articolato (supporto psicologico, rafforzamento familiare, inserimento lavorativo).
Nel 2008 è stato aperto un Centro Sociale Sos a Brovary e uno a Kiev attraverso cui si aiutano oggi 166 famiglie e 430 bambini e ragazzi. Nel 2010 è nato il primo Villaggio Sos a Brovary (Kiev) che accoglie 78 bambini offrendo loro una casa amorevole e il supporto necessario per crescere e diventare autonomi. Dall’ottobre dello scorso anno, il Villaggio Sos di Lugansk offre assistenza a bambini, giovani e a 137 famiglie della comunità locale.

Ed è proprio dalla direzione del Villaggio Sos di Lugansk che ieri sera è arrivata una comunicazione che racconta delle grandi difficoltà che l’ong sta vivendo. «I bambini e i ragazzi del Villaggio Sos di Lugansk non stanno andando a scuola. Dobbiamo assicurare che siano al sicuro, in questo momento incerto. Anche se la violenza non ha raggiunto l'intensità di Sloviansk (una delle roccaforti della protesta filorussa – ndr) , Lugansk non è purtroppo sfuggita ai disordini. I ribelli armati sono entrati in diversi edifici: uno studio televisivo, la stazione di polizia e l’ufficio del procuratore. Noi crediamo fermamente che l'educazione sia fondamentale per il futuro dei bambini» scrive la direzione. «Tuttavia, le condizioni pericolose e imprevedibili in tutta l'Ucraina orientale impongono, per il momento, di occuparsi solo della sicurezza dei bambini e dei ragazzi. Stiamo monitorando attentamente la situazione e prenderemo tutte le misure necessarie per evacuare le famiglie Sos, qualora fosse necessario».
Gli educatori raccontano che i bambini sono spaventati «È l'imprevedibilità della situazione la cosa più sconvolgente. Le famiglie che sosteniamo non sanno come la crisi si svilupperà e anche noi abbiamo paura. Non sappiamo cosa potrebbe accaderci domani. Temiamo per i nostri bambini e per l’impatto che questo conflitto avrà sul loro futuro».

Nel Villaggio Sos di Brovary, vicino a Kiev, la situazione è relativamente inalterata. «Il nostro team in loco  – si legge in un comunicato di Sos Villaggi dei Bambini  – ha riferito che il conflitto ha già minato l’equilibrio psicologico dei bambini: non dormono, piangono, disegnano armi e morti. La minaccia della guerra non è la sola pressione sulle famiglie. I prezzi sono in aumento rendendo sempre più difficile per le persone l’approvvigionamento dei beni di prima necessità».
 


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