Cooperazione & Relazioni internazionali

Serbia e Bosnia centinaia di migliaia le persone colpite

Il Ministero degli Interni della Serbia dirama un comunicato: sono 25.070 le persone evacuate in tutto Paese, 7.800 nella zona di Obrenovac. Cresce la preoccupazione per l'attesa piena di sabato prossimo. In Bosnia sono più di 100 mila le case inagibili

di Mika Satzkin - Marco Dotti

A Belgrado sono stati predisposti 40 centri di accoglienza, in vista della piena del fiume Sava, prevista per sabato prossimo. Attualmente, il numero delle persone ospitate è di poco superiore alle 3.600, ma si prevede che nelle prossime ore le richieste possano triplicare.
La situazione, per il momento, è ancora gestibile, grazie all’aiuto reciproco tra cittadini e parenti. Molti i centri sportivi trasformati in rifugi, con scorte di cibo, pronto intervento sanitario e psicologico.
Nel frattempo, la Croce Rossa di Belgrado ha preparato la lista con i nomi delle persone evacuate da Obrenovac e sta raccogliendo informazioni sulla rete informale di solidarietà che si è creata, in modo da rendere più semplice il ricongiungimento delle famiglie.
Dalle parole del vicesindaco di Belgrado, Irena Vujovic, traspare soddisfazione per la capacità di reazione dei suoi concittadini e un messaggio: i capi di abbigliamento – molti arrivati anche dal Montenegro e dalla Macedonia – ci sono. Mancano cibo non deperibile, in scatola e riserve d’acqua potabile. 
Nel frattempo, attorno al fiume Sava sono stati disposti 50.000 sacchi di sabbia. Sono invece 60.000 i sacchi disposti attorno alla centrale termoelettrica "Nikola Tesla" di Obrenovac.
Nella tragedia, si segnala un'altra tragedia: quella degli animali. Dal comune di Belgrado comunicano che corrispondono a oltre 10o.ooo tonnellate le carcasse raccolte dalle squadre veterinarie e il computo è ancora per difetto.

In Bosnia il ministro degli esteri bosniaco Zlatko Lagumdzija parla di più di 100.000 di case ed edifici sono inagibili e 1 milione di persone sono rimaste senza acqua corrente. "Le conseguenze delle inondazioni sono disastrose, simili a quelli sostenuti dal Paese durante la guerra negli anni '90", ha detto Lagumdzija. E intanto in Bosnia e Serbia si contano i morti. Il bilancio continua a peggiorare, tra ieri e oggi sono stati recuperati i corpi senza vita di almeno 47 persone e si teme che il numero possa salire quando le acque cominceranno a ritirarsi.

@oilforbook


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