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Microsoft Italia, tre milioni di euro in tecnologia per il terzo settore

Dei cinque milioni stanziati per il 2014, il 60 per cento è ancora disponibile. L'annuncio durante il Microsoft Ngo Day di oggi a Milano, dove sono stati presentati alcuni casi emblematici di uso del digitale come strategia vincente per la crescita del non profit: Wwf, Consorzio Cgm, Fondazione Don Gnocchi, San Patrignano e Settecamini.

di Redazione

Tre milioni di euro in dotazioni tecnologiche ancora disponibili e due milioni già utilizzati dalle Non Profit italiane: questi i dati delle donazioni in software e supporto tecnologico messi a disposizione da Microsoft Italia gratuitamente nel corso del 2014, per un totale di 370 realtà raggiunte dall’inizio dell’anno. Il dato è emerso nel corso dal Microsoft Ngo Day 2014 (che si è tenuto oggi nella sede centrale dell'azienda, alle porte di Milano), dal titolo “Donare è ricevere. La tecnologia abbraccia il Terzo Settore”, promosso dalla stessa Microsoft Italia per condividere esperienze, progetti e riflessioni sul ruolo delle organizzazioni non profit e su come la tecnologia possa essere considerata un fattore abilitante per tutte le realtà che operano nel sociale.

Alla presenza di rappresentanti di diverse decine di enti del Terzo settore italiani, si sono alternati contributi ed esperienze utili a capire l'efficacia della collaborazione tra la multinazionale e le organizzazioni non governative di ogni livello, dalla piccola associazione al consorzio sociale ramificato. Carlo Purassanta, Amministratore delegato di Microsoft Italia, ha  ha dato inizio ai lavori della giornata delineando un bilancio dei tre anni del programma di donazione del software e sottolineando come il Terzo Settore possa sostenere e promuovere la crescita del nostro Paese in senso moderno, identificando le opportunità da cogliere.

Roberta Cocco, direttore Responsabilità sociale e Progetti a sviluppo nazionale di Microsoft Italia, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi dei risultati che abbiamo raggiunto in Italia nel corso di questa prima parte del 2014 e nel corso di questi anni. In Microsoft crediamo davvero che il supporto al Terzo Settore rappresenti una forma di sostegno concreto al Paese. Ci auguriamo pertanto di poter donare i 3 milioni di euro in tecnologia che abbiamo ancora a disposizione e di poter supportare in questo modo realtà così diverse per dimensione, struttura organizzativa e settore di intervento, tutte accumunate dall’avere un ruolo sempre più rilevante nell'economia italiana, soprattutto in termini di servizi di cura e accudimento delle fasce deboli della popolazione”.

Roberto Masiero, presidente di THINK! The Innovation Knowledge Foundation, ha presentato la ricerca “Uno sguardo sul Terzo Settore: reportage da mondi ieri lontani, oggi vicini”, realizzata coinvolgendo 218 organizzazioni italiane, per fare il punto sullo sviluppo e l’utilizzo delle tecnologie ICT. Lo studio ha messo in luce come la spesa ICT nel settore del non profit abbia raggiunto nel 2013 i 750 Milioni di euro, con un incremento dell’1.4% rispetto al 2012. Si riscontra una generale tendenza a spostare la spesa verso le soluzioni software (+16%), in un’ottica di maggior utilizzo delle risorse hardware già presenti, la cui spesa è invece in decrescita (-9%). “Per quanto riguarda lo sviluppo del non profit in rete, emerge in particolare uno spostamento delle ong verso il Web 2.0, privilegiando però funzioni di tipo informativo, ancora legate alle logiche web 1.0, rispetto a quelle di tipo “Community building” e “Call to action”, tipiche dei nuovi scenari del mondo Internet. Anche il Terzo Settore sta cominciando peraltro ad entrare nella nuova era del mobile web che richiede siti di disegno semplice e realizzati in modo responsive", ha dichiarato Masiero nel suo intervento.

L’indagine globale sul Cloud Computing, promossa da TechSoup, ha invece messo in luce gli ostacoli che si frappongono tra gli enti del Terzo Settore e la tecnologia: "tra questi, la mancanza di competenze ed il timore di dover sostenere spese ragguardevoli", ha sottolineato Stefano Sala, fondatore di Techsoup Italia, nata nel 2010 come branch di quella statunitense, attiva dal 1987. "Al contrario, tra le realtà che usufruiscono della tecnologia, e in particolare delle soluzioni Cloud, è proprio il risparmio il vantaggio più percepito, secondo solo alla facilità nella gestione dei processi". Ha preso poi la parola, l'assessore alle Politiche sociali dell'Emilia Romagna Teresa Marzocchi (con cui Microsoft Italia ha collaborato in occasione dell'ultimo terremoto, quando ha offerto sostegno nella ricostruzione legata agli aspetti tecnologici), che si è soffermata sull'importanza di mettere la persona al centro in ogni iniziativa pubblica o privata, profi o non profit.

Ha dato ulteriore corpo alla giornata una tavola rotonda con alcune testimonianze di rilievo, tra cui il gruppo cooperativo Cgm, la Fondazione Don Gnocchi e le Associazioni Settecamini e Wwf, realtà molto diverse tra loro, ma tutte accumunate dall’aver abbracciato il digitale e sperimentato benefici importanti. Vero e proprio distretto di impresa sociale,  Cgm costituisce la più grande rete imprenditoriale della cooperazione sociale in Italia: con il sostegno di Microsoft e le competenze del partner Microsys, Cgm ha sviluppato una piattaforma con Office 365 e SharePoint Online, che fosse di sostegno ai processi di generazione, scambio, archiviazione della conoscenza e alle strategie di crescita commerciale e d’innovazione dei modelli di impresa sociale. La piattaforma ha registrato un aumento del numero degli utenti, da 2mila a 40mila, con un cambio di paradigma dalla profilazione collettiva a livello di organizzazione a quella individuale, aumentando così gli accessi al portale e la fidelizzazione degli utenti. “Sono stati oltre 100mila i documenti, le notizie, le immagini e i byte d’informazione a essere trasferiti nella nuova piattaforma, che si conferma essere un cantiere di lavoro a disposizione di tutto il sistema e una rete connettiva capace di mettere sempre più efficacemente in collegamento non solo i consorzi soci e le loro cooperative, ma tutti i cooperatori”, ha dichiarato Stefano Granata, il presidente di Cgm.

Un altro contributo è stato offerto dalla Fondazione Don Gnocchi Onlus, che ha evidenziato da una parte l’urgenza di semplificare e migliorare i processi di gestione delle informazioni grazie alla tecnologia, dall’altra di cercare soluzioni avanzate nell’ambito di un progetto legato alla riabilitazione pediatrica, con lo scopo di offrire esercizi di riabilitazione motoria e cognitiva ai bambini in modo coinvolgente e controllando in tempo reale l’esperienza del soggetto che svolge la riabilitazione, per ricavarne informazioni quantitative e confrontabili nel tempo. E’ proprio grazie all’infrastruttura Cloud che è stato possibile realizzare VITAMIN (VIrtual realiTy plAtform for Motor cognItive rehabilitatioN), un progetto articolato su tre anni che prevede la creazione di scenari virtuali e giochi finalizzati alla promozione di specifici obiettivi riabilitativi, sia in ambito motorio che cognitivo, con la possibilità di raccogliere dati quantitativi relativi ai movimenti effettuati e di estendere la riabilitazione oltre le strutture a questo normalmente predisposte. “Nel concetto di riabilitazione, così come l’aveva immaginata il beato don Gnocchi, carità e scienza devono procedere insieme per la restaurazione della persona umana. L’innovazione tecnologica – spiega – è quindi uno strumento indispensabile per “attraversare” con amore il corpo dell’uomo ferito e restituirlo alla gioia di vivere", sono le parole del presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari.“Essendo ancora in una fase di sviluppo", aggiungono Furio Gramatica, responsabile del Centro per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico e Lucia Angelini, primario dell'U.O. di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell'Età Evolutiva di Milano della stessa Don Gnocchi , "i risultati scientifici e i vantaggi quantitativi del progetto sono prevedibili in un lasso di tempo di almeno 18-24 mesi. Tuttavia, la focalizzazione sul bambino e l’ambiente che lo circonda hanno reso questo progetto innovativo e i primi feedback che la Fondazione ha ricevuto da parte di utenti, operatori e famiglie sono incoraggianti”.

Il caso del Centro Anziani Settecamini è particolarmente significativo, perché ha messo in luce come si possa a costo zero offrire ad una comunità sale computer con dispositivi usati, offerti da aziende ed enti pubblici, ed insegnare l’uso del pc a persone che pensavano di essere escluse dal mondo digitale. “Il nostro obiettivo è quello di avvicinare quante più persone possibile, in prevalenza anziani, ma non solo, all’utilizzo del computer, di internet e in generale alla scoperta delle potenzialità offerte della tecnologia. Ora i nostri iscritti usano Skype per restare in contatto con la famiglia e i più giovani sono ormai padroni del pacchetto Office. Le nostre iniziative stanno funzionando così bene che dal quartiere Settecamini da cui prendiamo il nome ci stiamo muovendo per offrire questi servizi anche ad altre zone della città”, spiega Emanuele Mattei, responsabile del progetto di alfabetizzazione informatica dell’Associazione Settecamini.

Anche il Wwf  è convinto dell’importanza di coniugare innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale: “Wwf 365 – your office in Cloud è il progetto che abbiamo sviluppato con la tecnologia Cloud di Microsoft per innovare e migliorare l’organizzazione interna del lavoro e che ci ha già permesso  di  diventare  più flessibili e di connetterci efficientemente da qualunque luogo, accelerando i tempi di esecuzione e diminuendo ulteriormente i consumi di materiali cartacei e quelli di tipo energetico. Office 365 ci ha dato la possibilità di entrare nel mondo del Cloud ricavandone benefici in termini di sostenibilità organizzativa in coerenza con il percorso ‘Green Office’ portato avanti dal WWF da tempo. L'intero progetto e' inoltre di grande supporto anche per migliorare l'efficacia della struttura in ottica di performance management oltre che, naturalmente, per migliorare l'efficienza organizzativa. Un approccio che ci piacerebbe esportare all’esterno insieme a Microsoft, soprattutto nelle organizzazioni no profit”, dichiara Michele Tripaldi, HR Manager e responsabile della direzione risorse umane e organizzazione di WWF Italia.

Nicola Cecchi, IT manager di Fondazione San Patrignano, ha ragionato su come l'accesso veicolato alla tecnologia e ai social e agli strumenti di nnovazione sociale aiuti i giovani in reinserimento nel loro percorso teraputico, mentre Roberto D'Angelo,  Office 365 lead di Microsoft Italia, ha speigato nell ospecifico l'opportunità per il mondo non profit di avvalersi gratuitamente del programma office 365, disponibile in cloud computing. Hanno chiuso la sessione mattutina (nel pomeriggio esperti di Microsoft tengono laboratori tecnologici specifici per il non profit) un video che racconta l'esperienza all'avanguardia nel quartiere napoletano di Scampia (presentato dallo studente Lorenzo Dente, è un progetto all'interno dell'azione di Fondazione Mondo digitale Meet no neet che chiede agli abitanti di consegnare plastica che poi i giovani riciclano in opere artistiche e funzionali, in cambio di biglietti di autobus) e don Armando Zappolini, presidente del Cnca, Confederazione nazionale Comunità d'accoglienza, che ha ricordato l'importanza del non perdere di vista, sfruttando la tecnologia, la possibilità di "sognare" un mondo milgiore partendo dall'impegno sociale non solo assistenzialistico ma votato al cambiamento.

 


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