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Povertà e reddito minimo, le associazioni salgono al Colle

Oggi il capo dello Stato riceve il network di 20 associazioni nato otto mesi fa per introdurre anche in Italia una misura di sostegno al reddito. Una prima sperimentazione è già iniziata, ma serve riportare il tema al centro del dibattito politico

di Gabriella Meroni

La povertà sale al Quirinale. Nessun ulteriore taglio al budget del Palazzo, però, almeno per ora: a sensibilizzare invece il capo dello Stato sul tema dell'emergenza impoverimento nel nostro paese sarà l'Alleanza contro le povertà, il network di venti associazioni nato a novembre 2013 per introdurre anche in Italia una misura di sostegno al reddito, e di cui fanno parte importanti realtà come Acli, Caritas, Banco Alimentare e altre. 
Un incontro da cui ci si aspetta – come ha dichiarato Francesco Marsico, responsabile dell'area povertà di Caritas italiana – "una condivisione politica e culturale" sulla linea da seguire per combattere la crisi. La via maestra per Marsico è introdurre misure universali di contrasto all'indigenza seguendo il modello di tutti gli altri paesi dell'Europa a 15 (solo la Grecia non ne ha, come l'Italia) "perché dove sono realtà ordinaria sono utili anche in termini economici come strumenti anticiclici nei periodi negativi".
Di una misura di sostegno al reddito, identificata da molte organizzazioni (Acli in primis) con il Sia (Sostegno all'inserimento attivo), si era molto parlato sotto il governo Letta: con Enrico Giovannini titolare del Welfare era iniziata infatti una sperimentazione del Sia sottoforma di una nuova social card su base familiare, che ha coinvolto i grandi centri urbani d'Italia e che ora riguarderà anche il Sud. A disposizione saranno messi 600 milioni di euro in tre anni.
Ma il cambio di governo, secondo Marsico si è creato “un problema di enfasi comunicativa” sugli 80 euro messi in busta paga, “che ha finito per mettere in ombra ciò che a noi sta più a cuore". La strategia disegnata dallo staff del precedente ministro infatti "non è stata ripresa”, sottolinea Marsico, anche se gli step previsti dal vecchio Governo sono stati seguiti, perché come riconosce lo stesso responsabile Caritas, “fanno fede i documenti più che le parole. Il Governo dovrà poi spiegare se ci saranno solo sperimentazioni o se ha intenzione di introdurre una misura come il Sia".
L'Alleanza contro le povertà da parte sua presenterà a luglio all'esecutivo una proposta per il reddito di inclusione sociale (Reis) "condivisa da tutte le associazioni che non sarà molto diversa dal Sia", conclude Marsico.
 
 
 


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