Welfare & Lavoro

Ospedale Bambino Gesù, salpano i pazienti in mare aperto

Quarta edizione del progetto Nave Italia: tre spedizioni con equipaggi formati dai ragazzi di Oncoematologia, Neuropsichiatria Infantile e del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione

di Redazione

Salpano in mare aperto i pazienti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. L'iniziativa, giunta al quarto anno, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Tender to Nave Italia Onlus (Fondazione costituita dallo Yacht Club Italiano e dalla Marina Militare) e prevede il coinvolgimento dei ragazzi nelle principali attività che si possono compiere a bordo di un veliero.

Arrampicarsi sulle griselle, imparare a realizzare i nodi da marinai in poco tempo, manovrare le cime, issare le vele oppure partecipare ad una caccia al tesoro. Questo, in sintesi, il programma previsto per i ragazzi dell'ospedale romano a bordo di Nave Italia, il brigantino più grande del mondo.

L'obiettivo del programma di Nave Italia con il Bambino Gesù è far vivere esperienza di condivisione e spensieratezza per far crescere e rafforzare la propria autostima.

Domani parte la "L'autismo sale a bordo di Nave Italia":  12 ragazzi adolescenti con Disturbo dello Spettro Autistico ad alto funzionamento cognitivo. Questi ragazzi, provenienti dalla Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù e dal "Gruppo Asperger" saranno a bordo del veliero di Nave Italia dal 24 al 28 giugno in un viaggio lungo le coste del Mediterraneo, da Civitavecchia a Gaeta. Il progetto, rappresenta per questi ragazzi e per le loro famiglie un'opportunità unica di vivere l'esperienza della navigazione e della collaborazione tra pari, con il sostegno di operatori specialisti sempre presenti e pronti a supportarli in ogni momento.

"Epilessia fuori dall'ombra" è un'altra spedizione realizzata in collaborazione con Lice (Lega italiana contro l'epilessia) e dal 1 al 5 luglio porterà in mare aperto 12 ragazzi (di età compresa tra i 13 e i 17 anni) affetti da epilessia. Per il gruppo si tratta della seconda esperienza in mare aperto e la novità di quest'anno sta nell'arrivo di 2 ragazzi maltesi, che si aggiungeranno alla 'spedizione' italiana così da allargare l'orizzonte fino al bacino Mediterraneo. A differenza dello scorso anno quando si partì da Livorno per arrivare fino a La Spezia, in questa circostanza il brigantino salperà da Gaeta e giungerà fino a Napoli, passando per Capri, Ischia e Sorrento. Solo nel '900 l'epilessia è stata accettata come patologia di natura neurologica e non mentale, eppure si porta dietro ancora oggi molti pregiudizi. Nelle varie forme con cui si manifesta (siano esse dovute a lesioni strutturali cerebrali piuttosto che a predisposizione genetica), l'epilessia colpisce circa l'1% della popolazione senza distinzione di età, anche se, in oltre il 60% dei casi, esordisce in età pediatrica.

La prima spedizione "A gonfie vele contro il cancro" è partita il 17 giugno e si è conclusa sabato 21, con i 13 piccoli lupi di mare (di età compresa tra i 9 e i 17 anni) che hanno fatto rotta dal porto di Civitavecchia verso la Toscana. L'equipaggio era composto da bambini affetti da tumori solidi e malattie ematologiche, o guariti dopo un trapianto di midollo osseo. Per loro si è trattato della prima esperienza a bordo di un brigantino, arricchita anche dalla possibilità di lanciarsi nei bagni al largo. Lo scopo di questo progetto era fare in modo che ragazzi affetti da tumore potessero condividere la loro esperienza, aprirsi e comunicare le proprie emozioni rispetto alla malattia vissuta e cimentarsi nelle normali attività dei loro coetanei.  Per tornare a terra e provare a riprendere in mano la loro vita. Ecco perché accanto a loro c'è sempre stato lo staff del reparto di Oncoematologia, composto da due medici, altrettanti infermieri, una psicologa e una rianimatrice dell'ospedale. Pronti ad intervenire in caso di necessità. L'avventura si è conclusa con il rientro nel porto di Civitavecchia.  "A gonfie vele contro il cancro" è stata realizzata in collaborazione con diverse associazioni: "Davide Ciavattini", "I ragazzi della luce", ABE (Associazione Bambino Leucemico), "Raffaele Passarelli" e "Daniele Mariano", impegnate a vario titolo a favore della cura e dell'assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie.

 


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