Education & Scuola

Scuola-laboratorio della don Gnocchi, oggi l’inaugurazione

Contro la dispersione scolastica nasce a Milano una scuola innovativa che ha lo scopo di accompagnare al completamento della scuola d’obbligo preadolescenti e adolescenti con disabilità o in condizione di disagio sociale e a rischio di emarginazione. Perché a ciascuno sia data la possibilità di realizzare se stesso

di Gabriella Meroni

E’ stata inaugurata oggi, con il classico taglio del nastro e la benedizione del vescovo mons. Mascheroni, la Scuola-laboratorio realizzata a Milano dalla Fondazione don Gnocchi con il contributo ddella Fondazione EY Italia Onlus e fondazione Cariplo. Obiettivo del progetto è accompagnare al completamento della scuola d’obbligo preadolescenti e adolescenti con disabilità neurologica o neuropsichiatrica, in condizione di disagio sociale e a rischio di  emarginazione.

A partire da settembre, nelle due aule ospitate all’interno del centro “Peppino Vismara” (via dei Missaglia 117) circa 25 minori frequenteranno questa forma innovativa di scuola, una scuola-laboratorio che, grazie alla collaborazione di insegnanti ed educatori e a una didattica alternativa nei contenuti e nei metodi, accoglierà i giovani a rischio di dispersione scolastica, per offrire loro concrete possibilità di successo formativo e di costruzione di un positivo progetto di vita. Il laboratorio verrà sostenuto da diverse figure professionali che collaboreranno per tutta la durata dell’anno scolastico (insegnanti, educatori, psicologo, responsabile del Servizio Minori), in collaborazione e all’interno della scuola istituzionale, insieme a famiglie e territorio, cercando di creare una rete di opportunità educative interessanti e coinvolgenti.

L’abbandono scolastico è particolarmente difficile da contrastare quando riguarda preadolescenti (11-13 anni) che associano patologie neurologiche e neuropsichiatriche, spesso non diagnosticate e riconosciute (livello cognitivo border line, disturbi della personalità e del comportamento, disturbi neurologici minimi) al disagio sociale. Queste condizioni, se non trattate precocemente, sfociano frequentemente in disturbi psichiatrici maggiori o in fenomeni di devianza sociale. Proprio questa fascia di età viene spesso dimenticata dalle istituzioni pubbliche: la patologia è ancora troppo lieve per poter essere presa in carico dal sistema sanitario con idonei interventi riabilitativi, mentre il disagio sociale non è ancora così marcato da comportare un’urgenza di intervento e i fondi per intervenire vengono stanziati solo quando la situazione degenera e comporta un intervento del tribunale dei minori, troppo spesso tardivo.

A sostegno del progetto, la “Don Gnocchi” ha promosso nei mesi scorsi una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite sms solidali, che ha ottenuto buoni risultati. Sempre a sostegno del progetto, vanno ricordati i contributi di Fondazione Cariplo e della Fondazione EY Italia Onlus; quest’ultima, in particolare, ha devoluto parte del ricavato dello spettacolo proposto lo scorso febbraio al Teatro alla Scala di Milano e oggi era presente nella persona di Donato Iacovone, amministratore delegato per l'Italia di Ernst & Young e managing partner della società per il sud Europa, che si è augurato un giorno di “poter assumere nella nostra azienda un ragazzo che, superando le difficoltà, è riuscito a completare gli studi e a realizzarsi come persona”.

(Nella foto, da sinistra: un ragazzino della don Gnocchi, Donato Iacovone, l'assessore Marco Granelli, mons. Angelo Mascheroni e, seminascosto, mons. Angelo Bazzari, presidelte della Fondazione don Gnocchi)


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