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Cooperazione & Relazioni internazionali

Urgente cessate il fuoco: in pochi giorni più attacchi che nel 2013

L'intensificarsi dei raid israeliani hanno già causato 80 vittime e 570 feriti. Si susseguono i lanci di missili da Gaza verso Israele. Oxfam lancia un appello per il cessate il fuoco nella striscia di Gaza

di Redazione

In poche settimane ci sono stati più lanci di missili verso Israele e più attacchi aerei su Gaza che in tutto il 2013. I dati sono del Gaza Ngo Safety Office (Ganso). Tra il 13 giugno e il primo luglio ci sono state segnalazioni di almeno 104 razzi lanciati da Gaza verso Israele, mentre almeno 111 missili Airstrike israeliani hanno colpito Gaza.

Ora con l’intensificarsi dei rai aerei israeliani che hanno giù causato oltre 80 vittime e oltre 570 feriti, solo negli ultimi tre giorni e il susseguirsi del lancio di missili da Gaza Oxfam lancia un appello  per un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
L’associazione umanitaria da tempo al lavoro a Gaza e in Cisgiordania per garantire alla popolazione l’accesso ai beni di prima necessità, avverte  che qualsiasi ulteriore escalation degli interventi militari nella Striscia e nel sud di Israele avrà conseguenze umanitarie devastanti per i civili. Da parte sua Oxfam chiede l’immediata cessazione  di ogni azione contro la popolazione, condannando sia il crescente numero di lancio di razzi palestinesi sia le azioni militari israeliane.
«Tutte le parti in causa devono compiere un immediato passo indietro prima che sia troppo tardi. L’intensificarsi del conflitto porterà solo ulteriori sofferenze alla popolazione ed impedisce alle organizzazioni umanitarie di portare loro assistenza. La settimana scorsa abbiamo dovuto evacuare tutto lo staff internazionale dalla Striscia di Gaza», afferma Umiliana Grifoni, responsabile ufficio Mediterraneo di Oxfam Italia.
 
A Gaza, dove vivono 1,7 milioni di persone, l’embargo israeliano ha provocato  e sta generando la paralisi dell’economia e l’impossibilità per le persone di muoversi liberamente, anche per questa ragione – ricorda Oxfam – l’attuale escalation militare potrebbe aver un impatto ancora più grave sulla vita della popolazione, al di là della violenza.
 


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