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Servizio civile, Borrelli (Fnsc) «Soddisfatti per i tempi celeri del governo»

Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum nazionale Servizio civile, nel dichiarare la sua soddisfazione per la riforma invita: «Ora avanti con i decreti attuativi e la consultazione con le parti». Positiva anche l'apertura agli stranieri residenti

di Redazione

Soddisfazione. È quella che esprime Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum nazionale Servizio civile sull’approvazione della legge delega per la Riforma del Terzo settore e del Servizio civile. «Siamo soddisfatti per i tempi celeri del Governo nel confermare il percorso di riforma e lo siamo anche per i contenuti che il decreto legge raccoglie quale esito di una fruttuosa consultazione avuta con le parti in questi mesi».

Borrelli continua: «Aver individuato nella legge delega quale primo punto l’esigenza di una programmazione pluriennale è quanto il Forum chiede con forza da anni. Il servizio civile è uno strumento e come tale è indispensabile che il suo utilizzo sia pianificato e programmato soprattutto per rispondere alle mutevoli esigenze del Paese e dei giovani. Ma prima ancora della programmazione pluriennale del contingente, che serve a definire il solo dato quantitativo, è importante individuare e programmare le priorità di intervento, le aree e i bisogni da soddisfare, garantendo una risposta qualitativa dell’impiego di questo strumento».

Un altro punto di riflessione del presidente del Fnsc riguarda la previsione di apertura agli stranieri regolarmente residenti nel nostro Paese. Per Borrelli questa apertura del servizio civile universale «è un tema sul quale il Forum si è speso molto in questi ultimi anni e che siamo lieti di aver ritrovato nel testo di riforma. Crediamo che favorire la partecipazione dei giovani stranieri sia un’occasione importante poiché contribuirà a favorirne l’integrazione nel nostro Paese e, dall’altro lato, offrirà anche ai giovani italiani l’opportunità di accrescere la conoscenza di culture diverse» continua. «L’Italia non è un Paese isolato, ha contribuito a fondare l’Unione Europea tra Stati diversi e ha la responsabilità di preoccuparsi che l’educazione delle nuove generazioni alla multiculturalità e alla diversità sia parte integrante della loro formazione, umana e civica»

Per quanto riguarda la necessità che il  servizio civile sia riformato anche rispetto alle esigenze di prospettive dei giovani, Borrelli chiede al Governo che «l’attenzione alla dimensione degli apprendimenti, all’acquisizione e alla certificazione delle competenze, nonché al collegamento con il mondo del lavoro siano obiettivi centrali non soltanto dei decreti legislativi ma della nuova organizzazione del sistema nazionale» anche perché l’attuale normativa già prevede opportunità analoghe, «ma nel concreto quasi nulla è stato fatto per verificarne l’effettiva applicazione» chiosa.
«Il Forum sta lavorando in questi giorni alla definizione di accordi strategici per il riconoscimento e la valorizzazione, nel mondo del lavoro, delle competenze acquisite dai giovani che hanno svolto servizio civile e a breve li renderemo pubblici. Il nostro obiettivo», conclude «è quello di creare delle buone pratiche e di fare in modo che lo Stato le adotti a beneficio di tutti i giovani, non soltanto di quelli che svolgeranno servizio presso gli enti del Forum».


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