Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

480mila carte di credito inibite al gambling online

È il “segnale educativo” messo in campo da Banca popolare dell'Emilia-Romagna. Andrea Cavazzoli, responsabile Csr spiega «qualsiasi azienda ha interesse a operare in una comunità sana e non in una dominata da degrado e illegalità». A breve arriverà un vademecum per le famiglie con giocatori cronici

di Redazione

«Siamo una banca cooperativa con un forte radicamento territoriale e siamo consapevoli che ogni decisione che prendiamo o non prendiamo avrà conseguenze sulla comunità». A parlare è Andrea Cavazzoli, responsabile della RSI di Banca popolare dell'Emilia-Romagna, che spiega così la scelta di interessarsi di gioco d'azzardo, un settore che in Italia ha un peso rilevante: è il primo Paese al mondo per numero di slot machine (una ogni 150 abitanti); e «mentre si moltiplicano le iniziative contro le macchinette nei bar, crescono i numeri di chi gioca online o su dispositivi mobile», precisa Cavazzoli.

Ecco perchè BPER ha scelto di dare un “segnale educativo” inibendo le 480.000 carte di credito del gruppo dalle operazioni di pagamento presso esercizi o siti Internet classificati nella categoria commerciale “gambling” (gioco d'azzardo), con l'eccezione di alcune decine di carte di credito black (riservate a clienti facoltosi). «Qualsiasi azienda ha interesse a operare in una comunità sana e non in una dominata da degrado e illegalità- afferma Cavazzoli- rispetto al gioco d'azzardo non abbiamo adottato un atteggiamento di condanna verso i giocatori o verso chi opera nel settore, ma di contrasto della sua patologia perchè può avere conseguenze gravi per il giocatore e per chi gli vive accanto».

Il gruppo sta anche realizzando un vademecum per le famiglie con giocatori cronici che sarà pronto in autunno. Nel luglio del 2013 Bper ha inviato una circolare informativa ai suoi 11.200 dipendenti con informazioni sul settore del gioco e sul gioco d'azzardo patologico, sulle operazioni bancarie che possono essere considerate sospette e su come individuare i soggetti affetti da gioco d'azzardo patologico (grazie a uno scambio di know-how con l'associazione Papa Giovanni XXIII), sulle strutture pubbliche e private che offrono percorsi di recupero. Il tema è stato anche inserito nelle lezioni di educazione al consumo e al risparmio consapevole e responsabile per giovani e adulti e in quelle di educazione finanziaria per gli studenti.

Oltre ad aver inibito le carte di credito, Bper ha scelto di non proporre mai allo sportello i “gratta e vinci”, come invece accade negli uffici postali. Tra le prossime iniziative, la realizzazione di un vademecum per le famiglie con giocatori cronici e per le associazioni che seguono queste persone nei percorsi di recupero con informazioni soprattutto sugli aspetti finanziari e patrimoniali legati al gioco e su quali accortezze adottare per evitare danni e tutelare al meglio i familiari dei giocatori cronici. «Pensiamo di aver realizzato qualcosa che altre banche non hanno fatto, ma naturalmente non abbiamo il copyright e chi vuole copiarci ben venga», conclude Cavazzoli.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA