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SM, tutte le bugie del video pro eutanasia

Roberta Amadeo, presidente nazionale Aism smonta pezzo per pezzo le tesi della videointervista fatta da Radio Radicale ad una malata di Sclerosi Multipla. «Mi rivolgo ai malati, specie i più giovani: le cure esistono e sono sempre più efficaci»

di Noria Nalli

«La situazione descritta nel video diffuso da radio Radicale non rappresenta affatto la realtà di chi vive la sclerosi multipla, in qualunque forma essa possa colpire, recidivante remittente, secondariamente o primariamente progressiva. Questo è il messaggio che vorrei lasciare soprattutto ai malati più giovani. Le cure esistono e sono sempre più efficaci. Si può raggiungere l'età anziana in buone condizioni. Conosco dei malati di SM di quasi novant'anni, che hanno l'unico impedimento di usare un bastone da passeggio per camminare».

Roberta Amadeo, presidente nazionale dell'Aism, commenta così l'intervista in cui Damiana, l'anziana malta di sclerosi multipla,  spiega i motivi che l'hanno condotta a sottoporsi ad eutanasia in una clinica svizzera.

«Parlo a titolo personale, come malata di sm da più di vent'anni – ci spiega Roberta – la video testimonianza stata realizzata con estrema superficialità ed è fredda, totalmente priva di approfondimento su aspetti psicologici importanti. Non dimentichiamo che parlare di suicidio è pericoloso. Bisogna fare attenzione a non innescare meccanismi di imitazione».

Effettivamente la situazione descritta era inquietante, con l'intervistatore al capo del letto della donna. Faceva pensare al Fedone, il dialogo Platonico in cui Socrate parlava del suo imminente suicidio, cui era stato condannato, ma era totalmente priva di riflessioni con un minimo di profondità umana.

In questi giorni si è parlato, sui giornali, di quanto costino la cura e l'assistenza di ogni malato di sclerosi e la diffusione di quest'intervista sembrava quasi caldeggiare tesi di taglio dei costi, incentivando i suicidi dei malati. «Non amo le visioni complottiste – spiega ancore Roberta Amadeo – desidero piuttosto fermarmi a riflettere su come la sclerosi multipla sia una delle malattie più studiate al mondo, con risultati sono sotto gli occhi di tutti.  E sono migliorati anche i metodi riabilitativi, gli ausili e la professionalità del petsonale che fa assistenza. Damiana sembrava avere dei problemi psicologici e relazionali. Posso dire che il sostegno a disposizione dei malati,  è migliorato anche da questo punto di vista».

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