Politica & Istituzioni

Poletti: superare il dualismo pubblico e privato

Il ministro Poletti chiudendo le Giornate di Bertinoro ha detto, “bisogna ripensare le relazioni tra cittadini, società e istituzioni, perché abbiamo una serie di meccanismi totalmente incentrati sulla dimensione pubblica delle istituzioni. Il nostro compito è riattvare l'iniziativa dei cittadini”.

di Redazione

“Nel nostro Paese” ha affermato Poletti chiudendo oggi le Giornate di Bertinoro, “bisogna ripensare le relazioni tra cittadini, società e istituzioni, perché abbiamo una serie di meccanismi totalmente incentrati sulla dimensione pubblica delle istituzioni. Quando si scrive una norma la tendenza è quella di costruire mille barriere normative, di normativizzare tutto e poi al massimo, in un secondo momento, dare incentivi a chi rispetta tutte queste norme”. “Ma non si può più fare così: non bisogna dare gli incentivi, ma togliere gli ostacoli! Che senso ha dare la vitamina al cavallo se ho messo davanti 400 ostacoli da saltare?”.

Secondo il Ministro la prima cosa da fare è quindi eliminare questi ostacoli, che sono “sintomo di un grande problema del nostro settore pubblico, il quale pensa che ciò che è pubblico e buono e ciò che non è pubblico non è buono. Quindi quello che non è pubblico bisogna ostacolarlo perché cattivo”.

 “Il nostro primo obiettivo è riattivare i cittadini. Per tanti anni sono state le PA a decidere per il cittadino: cosa può fare e non fare, cosa è bene che mangi e non mangi, cosa è bene che studi o non studi… Ma io voglio che il cittadino sia davanti allo spazio di libertà più ampio possibile, abbia una pluralità di opzioni che non siano predeterminate dal pubblico”. “Nella storia del nostro Paese la presenza statale è andata oltre il giusto e doveroso compito istituzionale: bisogna ripensare queste dimensioni, perché quello che abbiamo costruito finora è tutto incardinato sullo Stato-Istituzione, che non è più in grado di comprendere quali siano gli spazi di cambiamento che si aprono davanti a noi”.

Secondo Poletti, bisogna prendere coscienza che quello che viene proposto a Bertinoro non è l’alterità: non è un’altra economia, un’altra società. E’ la forza che può cambiare l’economia e la società. “Ora”, ha concluso Poletti, “il mio obiettivo sarà far lievitare tutte le esperienze positive che ci sono in questo Paese, per trovare una dimensione istituzionale che permetta di creare lo spazio in cui far accadere quello che si è detto qui in questi due giorni: permettere alla società di co-produrre il servizio, non dagli necessariamente il servizio già bello che impacchettato secondo il principio unicamente pubblico”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA