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6 milioni di colazioni da Banco Alimentare e Kellogg

Avviata una collaborazione tra Kellogg e Fondazione Banco Alimentare onlus. Obiettivo donare 6 milioni di prime colazioni entro dicembre 2014 a bambini e famiglie povere. Operativo in tutto il mondo dal 2013 il programma di Csr “Breakfasts for Better Days"

di Antonietta Nembri

Sei milioni di colazioni. Sono quelle che entro la fine del 2014 saranno donate da Kellogg ai bambini e alle famiglie bisognose. E proprio per realizzare questa iniziativa Kellogg ha avviato una collaborazione con Fondazione Banco Alimentare onlus. Il dono si inserisce nel programma di Csr “Breakfasts for Better Days” grazie al quale, nel corso del 2013 Kellogg ha già donato 230 milioni di colazioni nel mondo, 22 milioni in Europa e 1 milione e mezzo in Italia.

Da ottobre a dicembre, quanti acquisteranno una confezione di cereali Kellogg’s aderenti all’iniziativa “Acquista  una confezione, dona una colazione”, contribuiranno a offrire una tazza di cereale ai bambini e alle famiglie tramite la Rete Banco Alimentare in tutto Italia e con il supporto di DHL Supply Chain Italia (Partner logistico di Kellogg Italia). Attraverso l’iniziativa “Acquista una confezione, dona una colazione” nel corso del 2014  in tutta Europa si potranno donare oltre 57 milioni di colazione, che si aggiungono alle colazioni fornite negli ultimi anni a scuole, comunità e strutture caritative.  
«La condizione di povertà delle famiglie italiane è sempre più allarmante come ogni anno ci conferma la fotografia fatta dall’Istat», dice Andrea Giussani, Presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus. «Grazie all’aiuto concreto che riceviamo dalle aziende con cui collaboriamo possiamo offrire quotidianamente del cibo alle persone bisognose. Quest’anno siamo lieti di avviare la collaborazione con Kellogg per la distribuzione di cereali: la campagna Breakfasts for Better Days  è un’iniziativa lodevole, con una particolare attenzione verso i più deboli, i bambini, e che quindi abbiamo accolto con grande favore».

 Antonio Posa, Dg di Kellogg Italia aggiunge: «La nostra aspirazione è quella di essere la più importante azienda sostenitrice della prima colazione ed è per questo che miriamo alla donazione di 1 miliardo di porzioni di cereali e snack, di cui oltre la metà per le prime colazioni, ai bambini e alla famiglie in difficoltà in tutto il mondo entro la fine del 2016. Grazie alla collaborazione con Banco Alimentare siamo certi di portare un aiuto concreto a tutti coloro che sono in difficoltà ed in particolare ai bambini che hanno necessità di arrivare a scuola con la giusta energia dopo aver fatto la prima colazione»

L’attenzione sulla prima colazione non è un caso, è il pasto più importante della giornata: fornisce l’energia necessaria per affrontarla al meglio. In Italia purtroppo non tutti possono farla: secondo gli ultimi dati Istat 2013, infatti, 2 milioni 28 mila famiglie vivono in stato di povertà assoluta.
Il problema dell’arrivo a scuola dei bambini affamati è stato messo in luce da una recente ricerca commissionata da Kellogg dal titolo “L’Istruzione Perduta”.

L’indagine, condotta in Italia su un campione di 503 insegnanti di scuole primarie e secondarie, ha svelato effetti e conseguenze preoccupanti sull’arrivo a scuola dei bambini affamati. Il  76% degli insegnanti dichiara che i bambini affamati sono meno performanti in classe, il 54% osserva che fanno più fatica a concentrarsi ed il 38% sostiene che non riescono a contribuire attivamente al lavoro di classe.   
Tre insegnanti su quattro (73%) osservano che i bambini che arrivano a scuola affamati sono più soggetti a problemi comportamentali, mentre un insegnante su due (49%) ha riscontrato maggiori difficoltà relazionali.
Per quanto riguarda le cause dell’arrivo a scuola dei bambini affamati, gli insegnanti italiani (64%) sono d’accordo nel ritenere che questi bambini provengano da famiglie con difficoltà economiche che non possono garantire una colazione ai propri figli.


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